A. D., Pittore di
Ceramografo attico, che prende nome dalla hydrìa dipinta a figure nere, proveniente da Vulci, nel British Museum B 329, pubblicata in Antike Denkmäler (A. D.) 2, tav. 19, p. 7. L'attività del pittore è da porre nelle ultime decadi del VI sec. a. C. Il suo stile è vicino alle opere del Pittore di Priamo; il soggetto prediletto delle sue pitture è una scena di donne alla fontana, riprodotta su cinque delle hydrìai che gli sono attribuite (tre da Vulci: Londra B 329, Würzburg 316, Napoli Dep. 12; due di provenienza ignota: Bari 3083, Würzburg 317). Altre tre hydrìai attribuitegli, provenienti da Vulci (Monaco 1712 A, Londra B 317, Londra B 342) recano figure del mondo mitologico e di guerrieri.
Bibl: J. D. Beazley, in Journ. Hell. Studies, LXXII, 1952, p. 157; id., Black-fig., 1928, pp. 334-35. - Londra B 329: E. Pfuhl, Griechische Malerei, Monaco 1924, fig. 296; C. V. A., tavv. 88,1 e 89,3; E. Buschor, Griechische Vasen, Monaco 1940, p. 131, fig. 150 - Würzburg 316: E. Langlotz, Griechische Vasen in Würzburg, Monaco 1932, tavv. 94 e 97. - Napoli 12: C. V. A., tavv. 34,1 e 35,1 e 3. - Londra B 317 e B 342: C. V. A., tavv. 81,1 e 82,3; tav. 94, 1.