A. P. Z. (Apulizzante), Pittore
Pittore della seconda fase della produzione ceramica campana, assai probabilmente attivo a Cuma, il cui stile è contrassegnato da un forte influsso àpulo. Da ciò il nome "Apuliamzing" datogli dal Beazley, che lo abbreviò in A. P. Z.: egli suppone che si tratti di un artista campano che si era prefisso di imitare i modelli àpuli dell'età del Pittore di Dario, oppure che si tratti di un Apulo immigrato in Campania. Lavorò nella stessa officina del Pittore C. A.: con questi ha in comune la predilezione per le scene rituali; ma nelle raffigurazioni sui suoi vasi appaiono più raramente i guerrieri in armatura osca. Le figure femminili sono simili a quelle dei vasi àpuli contemporanei e quelle virili hanno lo stesso tipo effeminato di quella serie vascolare. L'ornamentazione, invece, è una versione più complessa e stilizzata di quella del Pittore C. A. Da collocare nell'ultimo quarto del IV sec. a. C.
Bibl: J. D. Beazley, in Journ. Hell. Stud., LXIII, 1943, p. 91 ss.; A. D. Trendall, Vasi antichi dipinti del Vaticano: Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1953, p. 40.