A- (prefisso)
Esistono in italiano due prefissi a-.
Il primo prefisso a- (dalla preposizione latina ad) è usato per la formazione di verbi ➔parasintetici a partire da un sostantivo o da un aggettivo.
• Se la parola a cui si aggiunge inizia per consonante, il prefisso a- provoca il ➔raddoppiamento sintattico
fianco ▶ affiancare
dolce ▶ addolcire
breve ▶ abbreviare
• Se la parola comincia per vocale, alla a segue una d eufonica
ombra ▶ adombrare
esca ▶ adescare
opera ▶ adoperare
Ci sono anche casi in cui questo prefisso viene usato per creare un verbo da un altro verbo
rischiare ▶ arrischiare
quietare ▶ acquietare
Il secondo prefisso a- (proveniente dal prefisso greco composto dalla sola lettera alfa) si usa in combinazione con aggettivi e sostantivi per indicare mancanza, privazione (e per questo è detto alfa privativo)
partitico (‘di partito’) ▶ apartitico (‘indipendente dai partiti’)
Quando la parola che segue comincia per vocale, il prefisso assume la forma an- (propria già dell’etimo greco)
alcolico (‘che contiene alcol’) ▶ analcolico (‘che non contiene alcol’)
alfabetismo (‘saper leggere e scrivere’) ▶ analfabetismo (‘non saper leggere e scrivere’).
È da notare la differenza di significato fra alcuni aggettivi composti con a- come areligioso, amorale e aggettivi analoghi composti con il prefisso di origine latina ➔in-, come irreligioso, immorale. Qui, il prefisso a- indica più propriamente indifferenza, atteggiamento passivo (in questo caso di fronte al problema religioso o morale); il prefisso in- esprime avversione e più aperto contrasto (immorale è chi o ciò che si oppone alla moralità, che la viola e l’offende).