Poesia (1828) di G. Leopardi, uno dei grandi idilli scritti dopo un periodo di silenzio, annoverata tra momenti di più alta espressione poetica di Leopardi, che la compose ripensando all'amore giovanile per una fanciulla prematuramente scomparsa (Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi), cantando la gioiosa speranza della giovinezza destinata a infrangersi di fronte all'"apparir del vero".