AALEN
Città della Germania meridionale, non lontano da Stoccarda, alla confluenza fra і fiumi Aal e Kocher, sorta in corrispondenza del sito in cui fu costruito, attorno alla metà del II sec. d.c., il castellum della Ala II Flavia Milliaria, una delle fortificazioni del limes della Rezia. Vi si conservano - scavate a partire dal 1979 - le rovine del castellum stesso; vi è stato allestito, inoltre, un Limesmuseum, la più importante struttura di questo tipo (non solo museale, ma anche di ricerca) della Germania, insieme al Museo della Saalburg.
Il castellum misurava 0,67 ha; è ben ricostruibile la сіnta muraria (pianta rettangolare leggermente irregolare, con angoli arrotondati). Si conservano inoltre un tratto della Via Principalis e soprattutto, in posizione centrale, і resti dei Principia·, un cortile scoperto e, sullo sfondo, una serie di ambienti fra cui quello maggiore, absidato, era il sacello dove venivano custodite le insegne. Sotto quest'ultimo, era ricavato il deposito del denaro dei soldati; alcuni ambienti erano provvisti di ipocausto. La pianta trova numerosi confronti nei Principia di altre fortificazioni. La costruzione in pietra è pertinente a un rifacimento, che un'iscrizione data al 208 d.C.; precedentemente, gli edifici erano stati realizzati in legno.
Un'altra struttura non lontana, probabilmente da interpretarsi come abitazione del comandante, era anch'essa provvista di ambienti riscaldati.
Il museo documenta non solo il castellum di A. e il tratto di Limes Raeticus in cui è inserito, ma l'intero sistema di difesa delle frontiere da parte dell‘esercito romano. Con uso di abbondante materiale didattico e di ricostruzioni, si illustrano le architetture militari, le macchine da guerra, la dislocazione delle truppe, і tracciati stradali, la vita e і costumi dei soldati, nonché le villae rusticae, la cui presenza consentiva la coltivazione di ampi appezzamenti di terreno presso la frontiera. Fra gli oggetti esposti, rilevante è la presenza di svariatissimi utensili, di armi, di calzature e di altre parti dell‘ abbigliamento, nonché di ceramica fine da mensa; di questa, sono da ricordare gli esemplari prodotti in ambiente renano (Rhein-zabern). Per quanto riguarda la scultura, notevole è una «Colonna di Giove» con Iuppiter assimilato a Taranis nell'iconografia di dio-cavaliere che abbatte un mostro anguipede; un rilievo mitriaco, una lamina in bronzo dorato e numerose statuine votive di Iuppiter Dolichenus e di altre divinità completano il composito quadro delle testimonianze di culto. Interessanti infine sono alcune stele funerarie, e anche frammenti di scultura presumibilmente pertinenti a monumenti più complessi.
Bibl.: O. Roller, Die römischen Terra-Sigillata-Töpfereien von Rheinzabern, I, Aalen 19692; Ph. Filtzinger, Ніс saxa loquuntur, Hier reden die Steine, Stoccarda 1980; R. Fellmann, Principia-Stabsgebäude, Stoccarda 1983; Ph. Filtzinger, Limesmuseum Aalen, Stoccarda 1983З; D. Planck, Untersuchungen im Aalenkastell Aalen, Osthalbkreis, in Studien zu den Militärgrenzen Roms III. 13 Internationaler Limes-Kongress, Aalen 1983 (Forschungen und Berichte zur Vor- und Frühgeschichte in Baden - Württemberg, XX), Aalen 1986, pp. 247-255; id., Die römische Kastelle Heidernheim und Aalen. Ein Vergleich, in Zivile und militärische Strukturen im Nordwesten der römischen Provinz Raetien, Heidenheim 1988; G. Alfoldy, V. Habicht-Weinges, Die Inschriften aus den Principia des Alenkastells Aalen, in FuBerBadWürt, XIV, 1989, pp. 293-338.
(S. Rinaldi Tufi)