AARAU (A. T., 20-21)
Città della Svizzera, a 392 m. s. m., sulla riva destra dell'Aar. Sorge su alcune colline che servirono di difesa alle sue prime dimore dell'età merovingia. Ha 9000 ab., molte costruzioni militari, una bella chiesa del sec. XIII, e conserva come porta del palazzo municipale la torre Rore, unico residuo dell'antica cittadella. I suoi vecchi edifici, assai pittoreschi, hanno il tetto a punta coi cornicioni dipinti. Tra i moderni vi sono molte scuole, la sede del governo, un museo industriale e uno di scienze naturali, una biblioteca e un vasto ospedale. Notevoli, nella raccolta pubblica di quadri, quelli di Arnaldo Boecklin. La città è sede di molte industrie, che impiegano l'energia data dalle acque dell'Aar; vi sono varie fabbriche di filati e di tessuti di cotone, di nastri di seta, di prodotti chimici ed alimentari, di macchine diverse.
Il distretto di cui essa è capoluogo, detto di Aargau o di Argovia, comprende 13 comuni, ed è popolato da 25.215 ab., per la maggior parte luterani. L'area del distretto è di kmq. 104,3, coperti per metà da foreste e per metà da campi e praterie. Un tempo i pendii soleggiati del Giura eran pieni di vigneti, ma oggi si è preferito sostituire questi con alberi da frutto e con pascoli. Il terreno, costituito di molasse e di calcari, si presta di fatto assai bene a tali colture, e il distretto, copiosamente irrigato, alimenta un gran numero di magnifici armenti. Data la sua posizione geografica e l'attività dei suoi abitanti, sono assai fiorenti anche le industrie, in ispecie quelle dei materiali da costruzione, dei filati e tessuti di cotone e di seta, dei materiali elettrici, delle macchine tipografiche, degli strumenti di precisione e dei prodotti alimentari. Mirabili, come in tutta la Svizzera, sono le vie di comunicazione, collegate tutte alle grandi linee Brugg-Olten e Lenzburg-Zofingen, che fanno centro nel capoluogo.
La città di Aarau fu fondata poco dopo il 1241 dai conti di Kiburgo, signori del paese, su terra di loro proprietà, secondo un piano uniforme. Nel 1273 la città passò al conte, più tardi re, Rodolfo d'Asburgo. Esso concesse alla città, dieci anni dopo, una carta di franchigie che i cittadini nel 1301 ampliarono di propria iniziativa e nel 1572 sostituirono con il grande statuto municipale. Aarau restò ai discendenti di Rodolfo, i duchi d'Austria, fino al 1415; nel quale anno, avendo il re Sigismondo messo al bando il duca Federico, la citta fu assediata dai Bernesi, e si arrese a loro. Fino al 1798, Aarau rimase una cosiddetta città municipale e godé di una certa autonomia. Dal 22 marzo al 20 settembre 1798, fu capitale della Repubblica Elvetica; dopo di che, divenne capoluogo del cantone di Argovia (1803). Lo stemma, risalente al sec. XV, porta aquila nera in campo d'argento, e capo dello scudo rosso.
Bibl.: W. Merz, Die Stadt A. als Beispiel einer landesherrlichen Stadtgründung, Aarau 1909; Das Stadtrecht von A., pubbl. da W. Merz in Sammlung Schweizer. Rechtsquellen, 1ª p. I, Aarau 1898; W. Merz, Die mittelalterlichen Burganslagen und Wehrbauten des Kts. Aargau, I, Aarau 1905; H. Boos, Urkundenbuch der Stadt A. in Argovia, II, Aarau 1880.