AARHUS [pron. órhus] (A. T., 65)
La seconda città della Danimarca per importanza, è situata sulla costa orientale della penisola del Jutland, sulla baia di Aarhus, dove un piccolo fiume ha la sua foce; onde la probabile etimologia del nome, che originariamente era Aros, cioè "foce del fiume". Il piccolo corso d'acqua sopraddetto divide la città odierna in due parti. I dintorni di Aarhus hanno l'aspetto di un paese lievemente accidentato, che è costituito da depositi poco resistenti del Quaternario e coperto in parte da foreste.
Aarhus è una delle più antiche città della Danimarca; già prima del sec. XI costituiva il centro più importante per la traversata dal continente alle isole e alla Scania (Skåne), cioè all'opposta riva svedese. Aarhus divenne presto, nel 948, sede vescovile, ma vi furono costruiti soltanto due monasteri. Il monastero dei Fratelli Neri, che è in stile gotico e risale alla seconda metà del secolo XIII, dopo la Riforma fu trasformato in ospedale, ma ha conservato tuttora il suo aspetto originario. Il duomo, dello stesso secolo, fu costruito dapprima nella forma di basilica romanica, ma venne ricostruito in stile gotico ed ampliato nei secoli XIV e XV. Nel Medioevo, secondo l'usanza del tempo, Aarhus venne fortificata. All'inizio del Cinquecento ebbe una scuola di latino fiorentissima, della quale fu rettore anche il noto umanista Martino Børup. Sotto il regno di Cristiano IV (1613-1623), la città acquistò nuovo lustro e decoro, per sviluppo d'istituzioni sociali e culturali. Nonostante ripetuti incendî devastatori, nonostante la peste e le incursioni degli Svedesi, Aarhus ebbe notevole importanza, nei secoli XVII e XVIII, anche per i suoi commerci e soprattutto per l'esportazione del frumento in Norvegia. Ma tale importanza essa venne perdendo durante la prima metà del sec. XVIII, al pari delle altre città danesi, e il suo porto cominciò ad insabbiarsi. Se non che, dalla metà del sec. XIX, Aarhus tornò a svilupparsi rapidamente, tanto da sorpassare per importanza Randers e poi Aalborg. Ora è la più grande e la più importante città della Danimarca continentale, ed è chiamata la capitale del Jutland.
Grazie alla sua posizione geografica, al suo porto fornito d'impianti moderni, all'essere il centro di una rete ferroviaria piuttosto estesa, Aarhus è una notevole città commerciale, specialmente per le importazioni. È collegata da servizî di navigazione regolari con tutti i principali porti danesi, e il suo aspetto fa una gradevole impressione. Aarhus non è certamente una città industriale, ma possiede per altro numerose fabbriche. Degli edifici pubblici sono da ricordare il municipio, grandi scuole, tra cui una scuola superiore di commercio, un importante ospedale, il museo, la biblioteca, il teatro, l'osservatorio, ecc. La popolazione era di appena 4102 ab. nel gennaio 1801 e di 11.000 ab. circa nel gennaio 1860; era salita ad 81.210 ab. nel 1921 (coi sobborghi).