ABAI (A. T., 116-118)
Fiume dell'Etiopia (Africa orientale) corrispondente al primo tratto, scorrente in territorio etiopico, del Fiume Azzurro (Nilo), dal suo defluire dal lago Tana sino alla sua uscita dal territorio abissino nella pianura del Sennār. Il nome di Abai o di Piccolo Abai si applica anche all'affluente principale del lago Tana, che, nato dal M. Giesc a circa 2740 m. s. m. nell'Agaumeder, immette nel lago a circa 35 km. (in linea retta) a NO. del suo sbocco, dopo 112 km. di percorso. Le sorgenti del Piccolo Abai, viste per la prima volta da P. Paez (1603) e quindi dal Lobo (1625), furono visitate nel 1770 dal Bruce che credette poterle considerare come le vere scaturigini del Nilo. Uscito dal lago a 15 km. ad O. di Corata, l'Abai forma una grande cateratta, e scorre poi impetuoso con direzione dapprima verso SE., poi progredisce verso SO. circuendo la catena dei monti Ciocchè, sempre incassato tra monti elevati, per 840 km. di sviluppo più o meno tortuoso, ricevendo numerosi affluenti scendenti dalle regioni montane del Goggiàm (Goǧǧam) e dello Scioa (Šawā) dei quali segna i rispettivi confini, e dell'Uallega. Il corso del fiume non è stato mai sino ad ora regolarmente rilevato in tutto il suo sviluppo, e varî tratti appaiono ancora incertamente segnati sulle carte. Il suo regime è assai variabile nelle diverse stagioni. In quella asciutta il letto si restringe a 20 m. di larghezza con 2 m. di profondità; in quella piovosa la larghezza raggiunge gli 80 m. e la profondità 15.
Regolari studî sono stati di recente intrapresi in vista della utilizzazione delle sue acque a scopo irriguo (v. Nilo).