È ricordato come un Iperboreo da Pindaro (fr. 270) e da Erodoto (IV, 36); in séguito da numerosi altri scrittori che gli attribuiscono guarigioni miracolose di pestilenze, operate in Grecia, oracoli, e portenti varî. Così la sua leggenda si accrebbe di numerosi elementi, finché i neo-pitagorici dell'epoca ...