ABATI, Giambattista, detto Abbadino
Nacque a Mantova sul finire del sec. XV da Matteo o Maffeo, detto pure degli Abadini, forse perché il suo ramo, decaduto di fortuna, si potesse distinguere dalla nobile ed antica casata mantovana degli Abati. Con le sue doti personali l'A. tornò a dar lustro alla famiglia: nel 1520 ebbe titolo e carica di cancelliere e, in seguito, di segretario dei Gonzaga; come tale è infatti iscritto nel libro degli stipendiati di corte, nel 1554. Nel 1556 fu nominato consigliere ducale.
Per conto del suo principe compì varie missioni diplomatiche, a Roma nel 1523, a Praga nel 1531. Di notevole importanza quelle svolte presso la corte di Carlo V e presso il papa Paolo III nell'aprile 1537: la prima assume rilievo per le preziose ed acute informazioni fornite intorno alle vicende connesse con la Riforma; con la seconda, il duca Federico insisteva presso il pontefice per l'invio di un adeguato contingente di truppe a Mantova, qualora si persistesse nel disegno di radunare colà il concilio; e costituì uno dei motivi decisivi per l'accantonamento della scelta di Mantova quale sede del concilio ed il rinvio di esso. Già prima, comunque, nel 1529, l'A. doveva aver svolto altre missioni diplomatiche, se in quell'anno gli venivano donate varie terre con grandi elogi per l'attività spiegata "in omnibus fere Italiae regionibus apud quamplurimos principes et apud Summum Pontificem, verum etiam in Hispania, apud Ser.mum Caesarem et in Panonia apud Ser.mum Regem Ferdinandum" (Arch. di Stato di Mantova, Arch. Gonzaga, Decr.,Lib. 29, c. 49).
Fonti e Bibl.: Mantova, Arch. di Stato, C. d'Arco, Delle famiglie mantovane, I, p. 122 (ms); A. Luzio, L'Arch. Gonzaga di Mantova, I, Verona 1922, pp. 83, 96; L. v. Pastor, Storia dei Papi, V, Roma 1924, p. 66 e n. 6.