ABBĀS I il Grande, re di Persia
Sovrano della dinastia dei Ṣafawidi, nato nel 1557 (965 èg.), morto nel 1628 (1037 èg.). Succeduto sul trono al padre Muḥammad Khudābandah in un momento in cui il regno persiano per il disordine interno e sotto la minaccia straniera sembrava dovesse andare in rovina, riuscì in quarantatré anni di governo a rinsaldare l'unità dello stato e a portare la Persia ad un alto grado di potenza politica. Riordinato l'esercito su nuove basi con l'istituzione di truppe mercenarie reclutate fra i Georgiani cristiani e gli Armeni musulmani, e assicurata la sua autorità all'interno con la creazione di una guardia del corpo che venne a togliere importanza alle sette tribù dei qizilbāsh (v.), guidò la Persia in numerose imprese militari coronate da successo. Agli Uzbechi che si erano impadroniti di Meshhed inflisse nel 1597 una dura sconntta nei pressi di Herāt. Contro i Turchi fece parecchie spedizioni, battendoli a più riprese e imponendo loro tributo; nel 1623 riuscì a scacciarli dalle città sante sciite di Kerbelā e di an-Nagiaf nella Babilonide, suscitando per tale impresa consenso entusiastico nel popolo. Con l'aiuto della Compagnia delle Indie, tolse ai Portoghesi le isole del Golfo Persico, compreso Ormuz (Hormūz).
Notevoli furono le opere di utilità pubblica condotte a termine da A. durante il suo regno; sono soprattutto da ricordare la strada carreggiata che attraversava il Māzandarān, e gli edifici e le opere di cui fu abbellita Iṣpahān.
Sovrano di vedute larghe, nonostante la sua diffidenza, la quale talvolta lo condusse ad atti di vera crudeltà, A. si studiò di stringere rapporti con il mondo occidentale. Favorì le fondazioni cattoliche in Persia, per quanto non abbia mai pensato, come sperò il cardinal F. Borromeo, ad una conversione; accolse ospitalmente i viaggiatori europei e se ne valse per consigli e missioni politiche. Pietro Della Valle, che lo accompagnò all'assedio di Gumrūn contro i Portoghesi, dà nei suoi Viaggi (Brighton 1843, II, passim) una immagine viva e adeguata di questa eminente figura di politico e di guerriero.