• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ORVAL, Abbazia di

di V. Santoleri - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1997)
  • Condividi

ORVAL, Abbazia di

V. Santoleri

Abbazia cistercense del Belgio sudorientale, nella regione delle Ardenne, situata presso la località omonima.La sede di O. si trova al confine con la Francia, fra la Champagne e la Lorena, molto vicina a quella francese di Trois-Fontaines, dalla quale dipendeva. Nel 1132 i monaci di Trois-Fontaines - una delle prime filiae di Clairvaux, fondata nel 1118 dallo stesso Bernardo - si insediarono nell'antico sito benedettino di O., il cui complesso abbaziale era stato fondato nel sec. 11° da un gruppo di monaci provenienti dalla Calabria (Fossier, 1975). L'abate di Trois-Fontaines inviò a O. sei religiosi coordinati da Costantino, monaco di Clairvaux, perché si occupassero dell'abbazia, che passò così nella filiazione di Clairvaux.L'abbazia di O. fu incendiata due volte, nel 1251 e nel 1637, e devastata nel 1793 dalle truppe rivoluzionarie; dunque ciò che sussiste è in gran parte il risultato delle svariate ricostruzioni che si sono succedute dal 1926 in poi.La chiesa di O. ha una tipica pianta bernardina a tre navate, transetto e coro a terminazione rettilinea tra cappelle allineate. Oggi in rovina, la chiesa (lunga m 60, larga m 20) venne iniziata nel primo quarto del sec. 12° e terminata ai primi del secolo successivo. Anche l'alzato rispetta in linea di massima il c.d. piano bernardino; tanto le sei campate che scandiscono la navata centrale come le corrispondenti campate delle navate laterali sono coperte da volte a botte a sesto acuto, longitudinali al centro, trasversali ai lati. Il transetto, lungo m 30, e la campata di incrocio, coperta da volta esapartita, sono le parti meglio conservate (Noël, 1975). Anche la decorazione - esclusivamente scultorea - si allinea ai dettami bernardini di estrema semplicità nei capitelli decorati da foglie a crochets come nelle mensoline d'imposta. Nella facciata, che presenta un tetto a spioventi, un rosone esapartito sovrasta tre finestre e il sottostante portale (Grégoire, 1987).Il modulo ad quadratum, che rende il sito cistercense di O. un esempio di razionalità e funzionalità architettonica, si ritrova anche nella disposizione degli ambienti attorno alla chiesa, destinati alla vita dei monaci e al loro lavoro. Molti ambienti sono riservati in particolare alle strutture agricole, secondo una tipologia abbastanza unitaria, leggibile nelle grandi grange cerealicole del Nord della Francia: edifici piuttosto grandi e divisi all'interno in tre navate (Condrotte, 1966-1967; Noël, 1975; Zakar, 1978; Grégoire, 1987).Come è noto, la produzione libraria cistercense è stata copiosa e diversi codici miniati - per lo più nello stile monocromo tipico dell'Ordine - sono conservati anche nella bibl. di O. (Załuska, 1989).

Bibl.:

Fonti. - Bernardo di Chiaravalle, Apologia ad Guillelmum Abbatem, a cura di R. Amerio, in Opere di San Bernardo, a cura di F. Gastaldelli, I, Trattati, Milano 1984, pp. 121-217: 207-215.

Letteratura critica. - M. Aubert, L'architecture cistercienne en France, Paris 1947, I, pp. 236-240; A. Dimier, Eglises cisterciennes sur plan bernardin et sur plan bénédictin, in Mélanges offerts à René Crozet, II, Poitiers 1966, pp. 697-704; M. Condrotte, Les granges de l'abbaye d'Orval, Le pays gaumais 27-28, 1966-1967, pp. 179-210; A.M. Romanini, ''Povertà'' e razionalità dell'architettura cistercense del XII secolo, in Povertà e ricchezza nella spiritualità dei secoli XI e XII, "Atti dell'VIII Convegno del Centro di studi sulla spiritualità medievale, Todi 1967", Todi 1969, pp. 189-225; R. Fossier, La place des cisterciens dans l'économie picarde des XIIe et XIIIe siècles, in Aureavallis. Mélanges historiques réunis à l'occasion du neuvième centenaire de l'abbaye d'Orval, Liège 1975, pp. 273-281; R. Noël, Orval et l'économie cistercienne aux XIIe et XIIIe siècles. Elevage et pâturage entre la Semois et la Chiers, ivi, pp. 283-296; A.M. Romanini, Il "Maestro dei Moralia" e le origini di Cîteaux, StArte, 1978, 34, pp. 221-245; id., Aggiornamenti sull'arte cistercense, in I Cistercensi e il Lazio, "Atti delle Giornate di studio dell'Istituto di storia dell'arte dell'Università di Roma, Roma 1977", Roma 1978, pp. 31-35, 125-126; W. Krönig, Zur historischen Wertung der Zisterzienser Architektur, ivi, pp. 43-50; P. Zakar, La legislazione cistercense e le sue fonti dalle origini fino al 1265, ivi, pp. 127-134; A. Cadei, Immagini e segni nella scultura architettonica cistercense, in Presenza benedettina nel Piacentino 480-1980, "Atti delle Giornate di studio, Bobbio-Chiaravalle della Colomba 1981", Bobbio 1982, pp. 145-158; A.M. Romanini, La storia dell'arte e la polemica Clairvaux-Cluny, in Alla memoria di Renata Cipriani, Paragone 34, 1983, 401-403, pp. 6-29; M. Righetti Tosti-Croce, Architettura e economia: ''strutture di produzione'' cistercensi, AM 1, 1983, pp. 109-128; id., Architettura monastica: gli edifici. Linee per una storia architettonica, in Dall'eremo al cenobio. La civiltà monastica in Italia dalle origini all'età di Dante (Antica Madre, 10), Milano 1987, pp. 486-575; P. Grégoire, L'abbaye d'Orval à l'aube de la sydérurgie industrielle, Le pays lorrain 68, 1987, 2, pp. 51-87; A. Cadei, Architettura monastica, "Atti dell'11° Congresso internazionale di studi sull'Alto Medioevo, Milano 1987", Spoleto 1989, II, pp. 795-813; Y. Załuska, L'enluminure et le Scriptorium de Cîteaux au XIIe siècle (Cîteaux. Commentarii Cistercienses, studia et documenta, 4), Cîteaux 1989, pp. 149-167.V. Santoleri

Vedi anche
ordine cistercense Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo monastero dove furono ristabiliti gli antichi precetti. Ma la storia vera dell’ordine cominciò ... Matilde di Canossa Figlia (n. 1046 - m. 1115) di Bonifacio, marchese di Toscana, e della contessa Beatrice di Lotaringia. Sposa di Goffredo il Gobbo (1069), duca di Lorena, poi risposatasi, per motivi politici, con Guelfo V di Baviera (1089); visse nel periodo più acuto della lotta delle investiture, e fu la più valida ... Belgio Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e O). ● Dal 1993 è uno Stato federale, nel quale trovano riconoscimento le regioni autonome di Fiandra, ... gotico Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco. arte Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura d’oltralpe, con un’accezione fondamentalmente negativa e in contrapposizione con l’architettura ...
Categorie
  • ARCHITETTURA E URBANISTICA in Arti visive
Tag
  • BERNARDO DI CHIARAVALLE
  • ALTO MEDIOEVO
  • CISTERCENSI
  • BENEDETTINO
  • COSTANTINO
Vocabolario
abbazìa
abbazia abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
òcchio di civétta
occhio di civetta òcchio di civétta locuz. usata come s. m. – Altro nome della pianta primavera (Primula vulgaris).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali