SAINT-MAUR-DE-GLANFEUIL, Abbazia di
Abbazia benedettina della regione dell'Angiò, nel dip. Maine-et-Loire.Sede probabilmente di una comunità monastica alla metà del sec. 6°, S. ebbe forse una qualche importanza all'epoca carolingia - anche se i dati in proposito appaiono contraddittori - e divenne negli ultimi anni del sec. 10° un semplice priorato; dedicata nel 1036, ottenne nel 1096 nuovamente il titolo di abbazia e venne poi riconsacrata nel 1119 con l'intitolazione a s. Mauro.La chiesa di S., distrutta quasi completamente all'epoca della Rivoluzione francese, era un edificio a navata unica con falso transetto, databile alla seconda metà del sec. 11° e caratteristico della tradizione locale dell'area della Loira; il corpo longitudinale, con copertura lignea, era suddiviso in sette campate da semicolonne che si innalzavano lungo le pareti.La presenza dei due campanili posizionati alla base del coro riconduce invece all'architettura dell'Ile-de-France, mentre il coro, caratterizzato da cappelle radiali separate tra loro, alla maniera angioina, da grandi finestre che illuminavano direttamente il deambulatorio, rimanda alle chiese parigine della prima età gotica, senza adottarne tuttavia le audaci soluzioni e le volte. Significativo doveva risultare il contrasto tra la luce assicurata dalla leggerezza dei supporti e dalla scarsa profondità delle cappelle radiali e la penombra dovuta alle pesanti strutture su cui poggiavano i campanili. La datazione proposta per la terminazione orientale è 1140-1160 (Mallet, 1984). S. appare significativo come edificio in cui l'influsso di un'area artistica lontana, dalla quale vengono ripresi i tratti più evidenti (campanili e cappelle prive di profondità), si associava all'intensa illuminazione diretta del deambulatorio e al rifiuto della volta ogivale, tipici della tradizione architettonica locale.Le poche parti superstiti di S. si conservano inglobate in fabbricati posteriori: la facciata ovest mostra nella parte alta una grande croce con terminazioni leggermente patenti, decorata a intrecci; per le analogie con esempi fra l'altro del Berry, ne è stata ipotizzata una datazione alla fine del sec. 11° o agli inizi del successivo. La croce è inserita in una muratura di impronta decorativa che ricorre in esempi quali l'abbaziale di Le Ronceray o la chiesa de l'Esvière ad Angers e che - insieme a una finestra riutilizzata in seguito come porta e ad alcuni dei suoi capitellini - riporta anch'essa agli ultimi anni del sec. 11° o agli inizi del 12° (Mallet, 1984). Gli scavi condotti alla fine dell'Ottocento (la Croix, 1899) ipotizzarono la presenza di un ninfeo di età romana, ma i resti rinvenuti sembra possano riferirsi a un lavabo del 12° secolo.
Bibl.: R.P.C. de la Croix, Les fouilles archéologiques de l'abbaye de Saint-Maur de Glanfeuil, Paris 1899; A. Mussat, L'architecture gothique de l'Ouest de la France, XIIe-XIIIe siècles, Paris 1963; J. Mallet, L'art roman de l'ancien Anjou, Paris 1984, pp. 73-76, 172-177; P. Drochon, L'abbaye de Saint-Maur-de-Glanfeuil, in Homenaje al profesor Martín González, Valladolid 1995, pp. 139-144.M. Mihályi