VILLARS, Abbé de Montfaucon de
Nato presso Tolosa nel 1635, morto assassinato sulla strada di Lione nel 1673. Fu critico, poligrafo, autore di romanzi cabalistici, irriducibile avversario di Pascal e di Port-Royal. Ha una certa parentela con l'abate Coignard, immortalato da Anatole France.
Iniziò la sua attività a Parigi, nel 1670, con gli Entretiens de Comte de Gabalis, conversazioni sulle scienze occulte, che ebbero un successo di Scandalo. L'anno seguente pubblicò il romanzo L'amour sans faiblesse ou Anne de Bretagne et Almanzaris, e una Critique de Bérénice de M. Racine et de P. Corneille. Pure del 1671 sono i cinque dialoghi De la délicatesse, apologia degli Entretiens d'Aristide et d'Eugène del padre Bouhours. Compose infine i pamphlets contro i solitarî di Port-Royal, le Réflexions sur la vie de la Trappe, la Lettre contre M. Arnault e la Critique des Pensées de M. Pascal, e i Nouveaux Entretiens sur les sciences secrètes (apparsi soltanto nel 1715). Altre opere: Bibliothèque de Campagne, ou Amusements de l'ésprit et du cœur (1749); Voyages imaginaires, Songes, visions et romans merveilleux, recueillis par Garnier (1787-89).