ABBOZZO (da bozza "bernoccolo; lavoro non rifinito"; fr. ébauche; sp. bosquejo; ted. Entwurf; ingl. sketch)
Prima forma, non ancora perfetta, data alle opere d'arte. Mentre nello schizzo (v.) l'artista, rapidamente improvvisando, segna la prima idea della composizione che poi nel fatto subirà anche mutamenti essenziali, l'abbozzo già prepara alla grossa l'opera d'arte, ne stabilisce nella misura definitiva l'insieme, salvo a condurne a termine i particolari. Si abbozza, ad es., una pittura tracciando con tratti sobrî e vigorosi i contorni sulla tela che ha già la sua imprimitura (v.), coprendola con strati di colori, o trasparenti e leggeri, o grassi e densi, a seconda delle varie maniere e intenzioni. La preparazione dell'abbozzo richiede una conoscenza esatta del valore e dell'impasto dei colori, i quali, sovrapponendosi l'uno all'altro, determineranno l'aspetto finale del dipinto. Per lo scultore l'abbozzo consiste nel dare una forma sommaria ed approssimativa nella grandezza d'esecuzione, alla creta o alla pietra, prima di modellare i particolari. La materia così digrossata, vista da una certa distanza, dà già l'idea complessiva dell'atteggiamento, del movimento, e delle proporzioni che avrà la scultura finita. Esempio insigne, gli abbozzi in marmo dei cosiddetti Prigioni di Michelangelo, oggi nella Galleria dell'Accademia a Firenze.