Abd Allah Bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud
‛Abd Allāh Bin ‛Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd. – Re dell’Arabia Saudita (n. Riyād 1924). Salito al trono nel 2005, ha governato di fatto il regno saudita dal decennio precedente, ispiratore nel 2002 di un piano di pace tra Israele e Palestina sostenuto dalla Lega Araba ma rimasto sostanzialmente ignorato da Israele. Si è impegnato a rinsaldare le relazioni con gli Stati Uniti, che si erano incrinate dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 per i tentennamenti mostrati dalla monarchia nella lotta al terrorismo, auspicando un intervento deciso dell’alleato occidentale contro l’Iran sciita, acerrimo nemico dell’Arabia Saudita. Sul fronte dei diritti civili, in un paese che disconosce libertà personali e politiche, ha assunto una certa rilevanza la questione femminile: alle donne non è permesso ancora votare, non è consentito guidare l’automobile e fino al 2001 è stata imposta la registrazione anagrafica sui documenti dei padri o dei mariti. Nonostante le caute aperture annunciate, nulla è cambiato, ma in occasione delle elezioni municipali del 2011 il sovrano ha annunciato la concessione alle donne di votare ed essere elette a partire dal 2015. In occasione delle rivolte arabe del 2011, il re ha svolto una funzione normalizzatrice spingendo il Consiglio di cooperazione del Golfo a stroncare sul nascere i tentativi di rivolta nel Bahrein; per scongiurare il contagio rivoluzionario la dinastia saudita, autoproclamatasi gendarme della tradizione sunnita e della stabilità nella penisola araba, ha elargito ingenti somme di denaro ai suoi sudditi.