ABD ALLĀH, ibn al-Ḥusain
Emiro della Transgiordania, secondogenito dell'ex-re al-Husain del Higiāz; nato alla Mecca nel 1883, visse a Costantinopoli dal 1895 al 1908. Partecipò al movimento unionista turco e, tornato alla Mecca, dopo la caduta di ‛Abd ul-Ḥamīd II (1909), si dedicò a tutelare le vie del pellegrinaggio e a rafforzare la posizione della sua casa. Nel 1910 diresse una spedizione su al-Qaṣīm, contro alleati dei Wahhābiti, nel 1915 concluse un armistizio fra gli emiri di ar-Riyāḍ e di Ḥā'il.
Ribellatosi il padre ai Turchi, ebbe varî comandi nella campagna che seguì; nel 1916 prese aṭ-Ṭā'if. Nel 1919 fu ingloriosamente sconfitto dai Wahhābiti a Túrabah.
Il Congresso siriano lo aveva designato re dell'Irāq (1920), progetto naufragato con la caduta di Faiṣāl. Nel febbraio 1921 ‛Abd Allāh mosse dal Ḥigiāz contro Damasco; gl'Inglesi lo fermarono ad ‛Ammān, affidandogli l'amministrazione della Transgiordania purché rinunciasse ad attaccare i Francesi in Siria. La Conferenza del Cairo (aprile 1921) ve lo confermò; recatosi a Londra (1922), s'intese col go4erno e preparò la proclamazione dell'indipendenza transgiordanica (1923).
Ad ‛Abd Allāh, partecipe fin dall'inizio e ispiratore delle ambizioni di al-Ḥusain, che sembra lo avesse, un tempo, destinato a succedergli, si deve in gran parte la proclamazione di quest'ultimo a califfo (1924).
Nonostante i dissensi coi suoi ministri, i favoritismi, la prodigalità, l'assolutismo, ‛Abd Allāh si mantiene sul trono da otto anni; ma la sua aspirazione a regnare sulla Palestina e la Transgiordania unite è ormai tramontata. Il trattato con l'Inghilterra, firmato il 20 febbraio 1928, riconosce l'indipendenza della Transgiordania (v.), sulla quale però la Potenza mandataria si riserva il predominio. La costituzione transgiordanica venne emanata da ‛Abd Allāh il 16 aprile 1928. Egli vi è proclamato Emiro costituzionale ed ereditario. Gli succederà il figlio Ṭalāl, nato nel 1911.
Fedele all'Inghilterra, a costo di scontentare i nazionalisti arabi, accomodante per forza con i sionisti, francofobo irriducibile, accusato nel 1925-26 di connivenza con i ribelli siriani, ‛Abd Allāh è uomo politico e soldato di qualche valore, amministratore mediocre, oratore eloquente, ottimo giocatore di scacchi, poeta in arabo e in turco.