al Khawaja, Abdulhadi
al Khawaja, Abdulhadi. – Attivista politico bahreinita naturalizzato danese (n. 1961), preminente figura dell’opposizione nella piccola monarchia del Golfo. Completati gli studi in Europa alla fine degli anni Settanta, a causa della repressione in atto nel suo Paese sceglieva la via dell’esilio trovando asilo politico in Danimarca. Amnistiato (2001), ritornava nel Bahrein, co-fondatore e direttore del Centro per i diritti umani. Dopo essere stato più volte minacciato e percosso, a partire dal 2004, dopo la chiusura del centro, veniva arrestato in diverse occasioni per sedizione, resistenza a pubblico ufficiale, incitamento all’odio e al rovesciamento della monarchia. Il suo attivismo pacifico in favore della libertà d’espressione e della democrazia lo ha portato a criticare pubblicamente la dinastia regnante per la discriminazione perpetrata nei confronti della comunità sciita, maggioritaria nel Paese, e per il ricorso alla violenza, alla tortura e alle detenzioni arbitrarie. Arrestato nell’aprile 2011 per il ruolo avuto nelle proteste scoppiate nel regno tra febbraio e marzo, in concomitanza con le rivolte arabe in Tunisia ed Egitto (v. ), è stato condannato all’ergastolo (giugno 2011). Sua figlia Zainab (n. 1983), attivista e blogger, anch’essa protagonista delle proteste popolari della primavera del 2011 nella capitale del regno, Manama, è stata più volte arrestata tra il 2011 e il 2012 per le sue manifestazioni dimostrative pacifiche in nome dei suoi familiari in carcere (il padre, il fratello, lo zio e il cognato).