ABEL DE PUJOL, Alexandre Denis
Pittore francese, nato a Valenciennes nel 1787, morto nel 1861; figlio di Pujol de Mortry (1737-1810). Dilettante di merito, fu allievo di David, e fondò la scuola di Belle Arti di Valenciennes. Vinse il "Prix de Rome" del 1811 con il quadro Licurgo presenta agli Spartani l'erede al trono, trasparente allusione alla nascita del Re di Roma, figlio di Napoleone e di Maria Luisa. Ebbe il premio d'onore (insieme con Couder) al Salon del 1817, e nel 1835 divenne membro dell'Istituto al posto del barone Gros. Il Pujol è autore di una Clemenza di Cesare (1808), che si trova nel museo di Valenciennes; di una Morte di Britannico (1814), eseguita nella maniera del Guérin, al museo di Digione; di un Battesimo di Clodoveo (1824), nella cattedrale di Reims, che ricorda la consacrazione di Carlo X; di un Achille d'Harlay il giorno delle barricate (1843), al museo di Versailles. Tutte queste opere, piene di allusioni politiche, seguono lo spirito del tempo, e rivelano un tentativo di adattamento delle formule accademiche alle idee romantiche. Abel de Pujol fu uno di quei pittori che, dopo la morte di David, tennero in vita per altri 30 anni la scuola del Primo impero. Questo artista fecondo fu il tipo del pittore ufficiale: nessuno ricevette mai tanti incarichi dallo stato: egli eseguì il soffitto con la Rinascita delle Arti nella scala della biblioteca del Louvre (distrutto negl'incendî dalla Comune); il soffitto con la Storia di Giuseppe nella sala egiziana al Louvre; 22 quadri nella galleria di Diana a Fontainebleau; gli affreschi monocromati nella galleria delle battaglie al museo di Versailles; la decorazione della cappella della Camera dei Pari al Lussemburgo, e altre pitture al Palazzo Borbone e alla Borsa di Parigi. Il Pujol fu anche tra i tanti pittori che nel secolo scorso lavorarono alla decorazione delle chiese parigine. Sono suoi il Santo Stefano che predica il Vangelo (1817) a Saint Étienne-du-Mont, la cappella di San Rocco (1822) nella chiesa di San Sulpizio, i dipinti a cera nell'emiciclo di Saint-Denis du Saint-Sacrement e di Notre-Dame de Bonne-Nouvelle. La sua arte scolorita ha scarsa efficacia decorativa: tuttavia questo pittore, mediocre e poco apprezzato, ebbe il merito d'essere il maestro di Decamps (v.), che certamente nella sua Storia di Sansone ricorda la Storia di Giuseppe di Pujol; e alle sue opere religiose s'ispirò forse il genio del giovane Chassériau.
Bibl.: Th.; Gautier, Les Beaux-Arts en Europe, I, Parigi 1855, p. 259; H. Hervé, Abel de Pujol in Gaz. des Beaux-Arts, 1861; Rouger, Notice sur Abel de Pujol, Valenciennes 1861; J. Duseigneur, Rev. Univ. des Arts, XIV.