ABILA di Lisania ("Αβιλα ἡ Λυσανίου, Giuseppe Flavio, Antiquitates judaicae, XIX, 275)
Capitale della regione detta Abilene in Siria, a 18 mila passi da Damasco, a 38 mila passi a sud di Eliopoli di Siria, sul Crisorroa (Chrisorroas). È detta di Lisania da quel Lisania che l'evangelista Luca (III, 1) menziona quale tetrarca di Abilene nel XV anno dell'imperatore Tiberio. La città fu probabilmente fondata di nuovo da questo Lisania: così si spiega che ancora Tolomeo (V, 15, 22) accenna a questo soprannome della città ("Αβιλα ἐπικληϑεῖσα Λυσανίου).
Nella montagna a SO. del villaggio una tomba porta ancora al giorno d'oggi il nome di Habîl (Abele), e la leggenda musulmana ne fa il sepolcro di Abele, figlio di Adamo. Accanto alla presunta tomba si vedono i resti di un piccolo tempio. In tempo antico Abila occupava le due sponde del torrente.
Ora il luogo è chiamato in arabo Sûq Wâdî Baradâ e forma stazione sulla linea ferroviaria da Damasco a Beirût.
Bibl.: E. Schürer, Geschichte des jüdischen Volkes, Lipsia 1889, I°, pp. 603-604; K. Baedeker, Paléstine et Syrie, 4ª ed., Lipsia-parigi 1912, p. 293; B. Meistermann, Guide de Terre Sainte, Parigi 1923, pp. 576-577; V. Tscherikower, Die hellenistischen Städtegründugen von Alexander dem Grossen bis auf die Römerzeit, Lipsia 1927, p. 65.