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ANTONELLI, Abondio

di ** - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
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ANTONELLI, Abondio (Abundio)

**

Compositore, nato a Fabrica di Roma (Viterbo) nella seconda metà del secolo XVI.

Fu maestro di cappella alla chiesa di S. Giovanni in Laterano a Roma dal 1° giugno 1611 al 20 luglio 1613 (la data 1608 del Baini è errata) ed ebbe come discepoli in quel tempo, fra gli altri "putti cantori", anche il fratello Angelo e Tullio Cima da Ronciglione. Secondo il Casimiri, un precedente insegnamento dell'A. al Seminario Romano (ricordato anche dal Pitoni), unitamente a Flaminio Oddi e Antonio Cifra, potrebbe datarsi negli anni 1602-1606. Dal 1614 al 1616 circa l'A. fu maestro di cappella alla cattedrale di Benevento, come si rileva dalla stampa dei suoi Sacrarum cantionum quae & quaternis, & quinis, ac senis vocibus concinuntur. Liber primus e Liber primus diversarum modulationum binis, ternis, quaternis, quinis, senis ac septenis vocibus, editi entrambi a Roma da B. Zannetti, rispettivamente nel 1614 e 1615. Dalle precisazioni del Casimiri risuita invece infondata la notizia di un magistero dell'A. alla chiesa dei SS. Lorenzo e Damaso a Roma, di ritorno da Benevento, che l'Eitner aveva desunto da alcuni mottetti inseriti con il nome di "Antonelli" nelle raccolte di F. Beretti (Roma 1643), F. de Sylvestris (Roma 1645, 1647, 1649) e di A. Poggioli (Roma 1647): in realtà, le composizioni non sono di Abondio A., ma di Antonello Filitrani (Filatrani o Filitiani), maestro di cappella nella suddetta chiesa dalla metà di ottobre 1630 all'aprile 1649. Una raccolta Missa et sacrarum cantionum 2, 3 et 4 vocibus a trino fratrum germanorum: Abundii, Francisci et Angeli Antonelliorum ingenio compositarum. Liber quartus fu edita a Roma presso il Robletti dal fratello Francesco nel 1629, ma si ignora se in tale data l'A. fosse o no ancora in vita. Non si hanno di lui altre notizie.

Stimato dai suoi contemporanei e successori (Paolo Agostini nella dedica alla "Communità di Vallerano", premessa al suo Libro quarto delle Messe in Spartitura, Roma, G. B. Robletti, 1627, scriveva che: "... Fabrica.. si gloria d'esser madre d'Abundio Antonelli..." e G. Ottavio Pitoni citava nel primo libro della sua Guida armonica una Messa a 8 voci dell'A.), lo fu anche dall'Ambros che rilevò in alcune opere dell'A. un accostamento alla maniera di Giovanni Gabrieli, alla composizione polivocale, cioè, accompagnata con strumenti. Oltre alle opere già citate, sono da ricordare Madrigali a cinque voci... con il Basso ad organo per sonare. Libro primo (Roma, B. Zanetti, 1614), dedicato il 25 ag. 1614 da Benevento al cardinale Odoardo Farnese, il secondo e terzo libro Diversarum modulationum (a 2-7 voci, Roma, B. Zannetti, 1616) e alcune composizioni inserite nelle migliori raccolte a stampa del tempo; numerose altre manoscritte che si trovavano in possesso dell'abate Fortunato Santini in Roma (ora a Münster, Santini-Bibliothek im Bistumsarchiv): Magnificat, a 8 voci con organo; Justus si morte, a 5; Adjuro vos, a 3; Pulchra es, a 2; O Crucis victoria, a 4; O gloriosa domina, a 4; Stetit Jesus, a 6, e presso la Biblioteca Altemps nel Collegio Romano: Abraham tolle filium, a 8 voci; Benedictus es Domine, a 3; Filiae Jerusalem, a 3; Dixerunt impii, a 12; Gaude Virgo, a 4; In coelestis regnis, a 2; In velamento clamabant, a 3; Luxperpetua, a 2, con effetto di eco; Quem vidistis pastores, a 6; Sancti tui Domine, a 2 e Spiritus et animae, a 2.

Bibl.: Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Cappella Giulia I,1-2 (2), G. O. Pitoni, Notizia de, Contrapuntisti, e Compositori di Musica dagli anni dell'era cristiana 1000 fino al 1700, p. 523; G. Baini, Memorie storico-critiche della vita e delle opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, Roma 1828, I, p. 71 nota 109; II, p. 316 nota 636; R. Eitner, Bibliographie der Musik-Sammelwerke des 16. und 17, Jahrhunderts, Berlin 1877, pp. 379 s.; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, I, Bologna1890, p. 285; II, ibid.1892, pp. 159, 340, 351, 353, 356, 358, 361-363; III, ibid.1893, pp. 21, 34; IV, ibid.1905, p. 214; A. W. Ambros, Geschichte der Musik, IV, Leipzig 1909, p. 153; J. Killing, Kirchenmusikalische Schdtze der Bibliothek des Abbate Fortunato Santini, Dússeldorf s. d. [ma 1910], pp. 115, 125 s., 458, 474; R. Casimiri, "Disciplina musicae" e "Maestri di Capella" dopo il Concilio di Trento nei maggiori Istituti ecclesiastici di Roma - Seminario Romano - Collegio Germanico Collegio Inglese (sec. XVI-XVIII), in Note d'Arch. per la storia musicale, XII, 2 (1935), pp. 79-81 e XV, 2 (1938), pp. 50 s., 56; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, pp. 170 s.; Diz. Ricordi della Musica e dei Musicisti, Milano 1959, p. 45.

Vedi anche
mottetto letteratura Componimento poetico breve rimato, composto per lo più di endecasillabi e settenari, contenente una sentenza, un proverbio, un motto. Non ha avuto una salda tradizione nella letteratura italiana, nonostante alcuni esempi già due-trecenteschi (F. da Barberino, G. Cavalcanti ecc.). Nel Novecento ... basso In musica la più grave tra le voci maschili (per l’estensione ➔ voce). In senso lato si dice basso la parte più grave di una polifonia, sia armonica (per es. la nota inferiore d’un accordo), sia contrappuntistica (la melodia sottoposta alle altre). In una composizione orchestrale, si indicano come basso ... organo Strumento musicale ad aria, costituito da una serie di canne in cui viene immessa, per mezzo di un mantice o altro meccanismo, aria che le fa vibrare, con un’emissione di suoni regolata da tastiere e pedaliera; attraverso il somiere (una cassa di legno) l’aria trova un regolato adito alle canne (v. fig.). ... madrigale Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto pastorale. ● Tra i più antichi madrigale sono da ricordare quelli petrarcheschi. In origine ...
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