BASEVI, Abramo
Nacque a Livorno il 29 dic. 1818. Figlio di un medico, si laureò anch'egli in medicina, ma poi si dedicò interamente agli studi musicali e a quelli filosofici. Da giovane compose due opere liriche che, lodate da alcuni competenti, furono invece accolte freddamente dal pubblico: Romilda ed Ezzelino (libr. proprio; rappresentata a Firenze, Teatro Alfieri, l'11 ag. 1840) e Enrico Howard (libr. di F. Guidi; rappresentata a Firenze, Teatro della Pergola, il 28 maggio 1847). Abbandonò quindi l'attività compositiva, dedicandosi a quella musicologica e promuovendo, attingendo ai larghi mezzi finanziari di cui era fornito, numerose iniziative musicali. Fissata la propria residenza a Firenze, vi fondò nel 1856 il giornale L'Armonia, che visse fino al 1859 e fu poi sostituito da una nuova pubblicazione, il Boccherini, uscita dal 1862 al 1882 come organo della Società del Quartetto. Nel 1859 diede vita alle Mattinate Beethoveniane, dalle quali nacque due anni dopo la Società del Quartetto; nel 1863 promosse i Concerti popolari sinfonici, assoluta novità per l'Italia di allora; ancora, istituì un concorso annuale per la composizione di quartetti, indusse l'editore Guidi a stampare edizioni economiche di musica classica, organizzò "concerti melodrammatici", nel corso dei quali furono eseguite pagine ignorate o dimenticate di diversi musicisti italiani, da A. Sacchini a D. Cimarosa, a F. Paer, a G. Spontini. Fu accademico residente dell'Accademia di Belle Arti e, quando nel 1859 il governo provvisorio della Toscana decise la fondazione dell'Istituto musicale (ora conservatorio di musica Luigi Cherubini) fu chiamato a far parte della commissione incaricata di redigerne lo statuto e di prepararne l'ordinamento. Nel nuovo Istituto musicale egli ebbe l'ufficio di consigliere censore, cioè l'incarico direttoriale insieme con altri due consiglieri, che tenne con grande competenza e rettitudine. All'Istituto legò per testamento la sua ricchissima biblioteca, la quale costituisce ancora oggi la parte più importante della biblioteca del conservatorio. Morì a Firenze la notte fra il 25 e il 26 nov. 1885.
Il B. è autore di scritti riguardanti le varie branche della musicologia (storia, critica, estetica, tecnica), oltre che di libri di argomento filosofico. Nei numerosi articoli pubblicati su L'Armonia e sul Boccherini egli fu propugnatore, dello sviluppo di una cultura musicale volto "a ristabilire il filo spezzato che i moderni maestri deve unire ai classici antichi" e nello stesso tempo appoggiò le conquiste della musica contemporanea, in primo luogo quelle di R. Wagner. Alle opere di Verdi, dal Nabucco all'Aroldo, dedicò un libro "imparziale", nel quale sono contenute parecchie ingenuità accanto a qualche osservazione interessante. Elaborò anche in due volumi un suo sistema armonico. Studi filosofici dedicò alla divinazione. Fra i suoi scritti figurano: Illustrazione del "Guglielmo Tell" (Firenze 1858), Studio sulle opere di Giuseppe Verdi (Firenze 1859), Memoria relativa al progetto di riordinamento delle scuole musicali di Firenze (ms., in Firenze, Arch. del Conservatorio, filza 3, 1855-1860), Il nuovo R. Istituto Musicale di Firenze (Firenze 1860), Introduzione ad un nuovo sistema d'armonia (Firenze 1862), Studi sull'armonia (Firenze 1865), Compendio della storia della musica (che si arresta a G. Pierluigi da Palestrina, Firenze 1865), Sul principio universale della divinazione (Firenze 1871), Beethoven op. 18 con analisi dei sei quartetti (Firenze 1874), La divinazione e la scienza (Firenze 1876).
Bibl.: A. Bonaventura, Musicisti livornesi, Livorno 1930, pp. 47 s.; A. Parente, Il problema della critica verdiana, in Rass. musicale, VI, 4 (1933), pp. 197-218; A. Damerini, Il R. Conservatorio di Musica Cherubini, Firenze 1941, pp. 30 s.; L. Ronga, Difficoltà della critica verdiana, in Arte e gusto nella musica, Milano-Napoli 1956, pp. 273-284; F. Abbiati, Giuseppe Verdi, Milano 1959, passim (v. Indice, IV, p. 675); F. J. Fétis, Biographie universelle des Musiciens, I, Paris 1860, pp. 261 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, I, p. 23, e Suppl., p. 68; Encicl. Ital., VI, p. 282; Encicl. dello Spettacolo, II, coll. 10 s.; Diz. Ricordi della Musica e dei Musicisti, Milano 1959, p. 110.