ABRASAX, o, meno correttamente, Abraxas ('Αβρασάξ, 'Αβράξας)
Nel complicato sistema gnostico di Basilide (v.), Abrasax è il grande arconte dell'ogdoade, il capo dei 365 cieli. L'origine del nome è incerta, ma già S. Ireneo ha notato che il suo valore numerico è di 365 (α = 1, β = 2, ρ = 100, α = 1, σ = 200, α = 1, ξ = 60: totale 365).
Dal nome di questo dio, che spesso vi appare, si sono chiamate Abrasax o Abraxas certe pietre con figurazioni e iscrizioni simboliche, adoperate un tempo come amuleti. Esse sono tutto quello che ci resta dell'arte degli gnostici; se ne sono tentate parecchie classificazioni, ma prematuramente, perché finora ne manca una catalogazione compiuta.
Bibl.: Tralasciando la copiosa bibliografia più antica, basterà citare: G. Barzilai, Gli Abraxas, studio archeologico, Trieste 1873; K. Wessely, 'Εϕέσια γράμματα, Vienna 1886; A. Dieterich, Abraxas, Studien zur Religionsgeschichte des späteren Altertums, Lipsia 1891; F. Dornseiff, Das Alphabet in Mystik und Magie, Lipsia-Berlino 1922, pp. 42-43, 105; Leclercq-Cabrol, Dictionnaire d'archéologie chrétienne et de liturgie, I, coll. 127-155.