Abruzzo
Regione dell’Italia peninsulare, considerata, per ragioni storico-economiche, come appartenente all’Italia meridionale. Popolato sin dal Paleolitico inferiore, all’Età del ferro risalgono le necropoli di Alfedena, Fiorano e Capestrano. Allora l’A. era già abitato da popolazioni italiche: sabini e piceni nel Nord, equi e vestini nel centro, marsi, peligni e frentani nel Sud; popoli assai bellicosi sui quali i romani estesero il loro dominio dopo la Seconda guerra sannitica, quando molti ottennero di entrare in alleanza con Roma (304 a.C.). Nella divisione augustea dell’Italia l’A. era compreso quasi totalmente nella regione IV (Sabina Samnium); più tardi la regione a E del Tevere e della Nera fu denominata provincia Valeria. Forse già nel 1° sec. iniziò la predicazione cristiana, anche se le memorie dei primi vescovi risalgono al 5°. Assorbito dai longobardi nel ducato di Spoleto ed eretto nell’843 in contado autonomo con il nome di Marsia, l’A. passò nel 926 sotto il dominio di Attone borgognone e di Berardo detto il Francico. Dopo una lunga serie di lotte e di tentativi di penetrazione normanna, il re di Sicilia Guglielmo I ottenne da papa Adriano IV l’investitura della regione, definita in finibus Aprutii (dal vecchio contado d’Apruzzo, territorio del circondario di Teramo dipendente dalla marca di Camerino). Restio al dominio normanno, l’A. si schierò con gli svevi, per dividersi poi durante le lotte tra Federico II e la Chiesa. In questo periodo si ha la fondazione dell’Aquila (1254), abbattuta da Manfredi nel 1259 e risorta come libero comune. Nei secoli successivi l’A. fu devastato dalle contese tra ungheresi e pontifici, angioini e durazzeschi, aragonesi e angioini. Sotto il dominio spagnolo soffrì dell’impoverimento generale; prese parte alla rivolta di Masaniello (1647) e ai primi del Settecento, mentre austriaci e spagnoli si disputavano il regno, fu funestato da terribili terremoti. Dopo una breve parentesi austriaca passò sotto i Borboni (1738). Durante l’invasione francese, Teramo resistette alle truppe di Championnet (1798-99). Nel 1821, 1841 e 1848 si ebbero moti insurrezionali. Dopo il 1860 si sviluppò il brigantaggio, domato dalle truppe del generale F. Pinelli e del conte Pallavicini di Priola. Nell’aprile 2009 un sisma ha colpito L’Aquila e i comuni limitrofi causando 308 vittime e gravi danni agli edifici di tutta la zona interessata.