ABŪ 'l-BARAKĀT, Shams ar-Ri'āsah Ibn Kubr
Prete copto, vissuto tra il XIII e il XIV sec., verso la fine di quel fiorire della letteratura religiosa araba, che in Egitto seguì alla decadenza del copto. È autore di parecchie opere, tra cui una Scala o dizionario copto-arabo, di grande importanza per la lessicografia copta, ed un trattato generale di scienze sacre, scritto in arabo intorno al 1320 ed intitolato Miṣbāḥ aẓ-ẓulmah (La lampada della tenebra), fonte di prim'ordine per la storia della Chiesa e della letteratura cristiana d'Egitto; esso contiene, tra l'altro, un prezioso catalogo di scritti cristiani in lingua araha. Fu segretario dell'emiro, mamlūko Baibars ad-Dawādār, e collaborò alle opere storiche da lui scritte. Sembra fosse anche medico.
Bibl.: E. Tisserant, L. Villecourt, G. Wiet, Recherches sur la personnalité et la vie de Abū 'l-Barakāt Ibn Kubr in Revue de l'Orient Chr. 1923, p. 373 segg.; A. Mallon, Une école de savants égyptiens au Moyen Age in Mélanges de la Faculté Orientale de Beirouth, II (1907); W. RIedel, Die Kirchenrechtsquellen des Patriarchats Alexandrien, Lipsia 1900; W. Riedel, Der Katalog der christlichen Schriften in arabischer Sprache von Abū 'l-Barakāt in Nachrichten der K. Gesellschaft der Wissensch. zu Göttingen, phil.-hist. Klasse, 1902, pp. 635-706.