ABŪ 'l-FIDĀ'
. L'Abulfeda di molti scrittori europei, nome con cui è famoso ‛Imād ad-Dīn Ismā‛īl ibn ‛Alī ibn Maḥmūd al-Ayyūbī, storico e geografo arabo appartenente ad un ramo della celebre dinastia degli Ayyūbiti (v.) d'Egitto e di Siria. Nacque a Damasco nel 672 dell'ègira (1273 d. C.). Con lo zio paterno, ch'era signore (ṣāḥib) della città di Ḥamāh in Siria, combatté contro i Crociati; alla morte dello zio passò al servizio del sultano mamlūko d'Egitto al-Malik an-Nāṣir Muḥammad, il quale poi (710 ègira = 1310 d. C.) lo nominò governatore di Ḥamāh, conferendogli dopo due anni il grado di principe ed elevandolo nel 720 dell'ègira (1320 d. C.) alla dignità ereditaria di sultano vassallo per la medesima città. In questa morì nel primo mese del 732 (26 ottobre 1331); come sultano aveva assunto il nome di al-Malik al-Mu'ayyad. Le cure dello stato non gl'impedirono di comporre due opere, che gli assicurarono molta fama nell'Oriente musulmano e anche, a partire dal sec. XVII, in Europa: 1° Mukhtaṣar ta'rīkh al-bashar (Compendio di storia del genere umano), ch'è una storia universale per l'età preislamica e una storia annalistica di tutti i popoli musulmani (con notizie utili anche per la storia della letteratura e della cultura in genere) dal primo anno dell'ègira al 729 (622-1329 d. C.). Essa fu oggetto di parecchie parziali edizioni e traduzioni in Europa, fra le quali: Abulfedae Annales Muslemici arabice et latine opera J. J. Reiskii, Copenaghen 1789-1794, voll. 5 (comprende tutta l'età musulmana, ha interessanti note del Reiske, e fu pubblicata postuma da J. G. Chr. Adler); Abulfedae Historia anteislamica arabice edidit, versione latina auxit H. O. Fleischer, Lipsia 1831 (con pregevoli note); il testo arabo completo fu pubblicato a Costantinopoli nel 1286 èg. (1870 d. C.) in quattro volumi (fino a tutto il 709 èg. l'edizione è basata su varî manoscritti, per gli anni 710-729 dipende dall'edizione Reiske, e poi aggiunge gli anni 730-749 dalla Cronaca d'Ibn al-Wardī); su questa edizione ristampato al Cairo nel 1325 èg. (1907), in 4 volumi (con omissione delle varianti e note marginali dell'edizione di Costantinopoli). L'importanza dell'opera per gli anni sino a tutto il 628 ègira è molto scemata dopo la pubblicazione degli annali d'Ibn al-Athīr, dei quali la storia d'Abū 'l-fidā', sino al 628, è quasi un compendio. 2° Taqwīm al-buldān (Determinazione dei paesi in latitudine e longitudine), importante compendio di geografia dei paesi noti ai musulmani; regione per regione, sono indicate, in tabelle, le coordinate geografiche delle principali località, e poi sono aggiunti copiosi materiali descrittivi; il libro fu terminato nel 721 èg. (1321), e, dopo essere stato più volte oggetto di traduzioni e di edizioni parziali in Europa dopo il 1650, fu pubblicato in arabo per intero da Reinaud e Mac Guckin de Slane (La géographie d'Aboulféda, Parigi 1840), indi tradotto e illustrato in francese dal Reinaud (Parigi 1848-1883, 3 voll. in-4°, di cui l'ultimo è opera di St. Guyard, e il primo costituisce la sempre preziosa Introduction générale à la géographie des Orientaux del Reinaud).