Abu Mashar, Giafar ibn Muhammad al-Balkhi
Astronomo, astrologo e pensatore musulmano (n. Balkh, od. Afghanistan - m. Wāsit, Mesopotamia centrale, 886 d.C.), noto in Occidente sotto il nome di Albumasar. Le sue opere astronomiche in arabo rivelano un forte influsso di dottrine persiane, ma anche una sicura conoscenza di Aristotele. La maggiore è il Kitāb al-mudkhal al-kabīr ilā ‛ilm ahkām al-nugiūm, tradotta in latino nel 12° sec. da Giovanni da Siviglia (Liber introduc-torius maius in astronomiam) e successivamente da Ermanno Dalmata, detto anche Ermanno di Carinzia (Introductorium maius in astronomiam). Altri due testi, Al-Kirānāt (De magnis coniunctionibus et annorum revolutionibus) e Flores astrologiae, che è forse un estratto dell’opera precedente, contengono regole per la predizione degli eventi, determinati dall’influsso dei pianeti. Più volte stampati fin dal 15° sec., questi scritti influenzarono l’astrologia e la filosofia naturale occidentali.