ABU MAZIN
Politico palestinese, nato a Ṣafed (in ebraico Tzfat) il 26 marzo 1935, presidente dell’Autorità nazionale palestinese (ANP) dal gennaio 2005.
Esponente dell’ala moderata del partito al-Fataḥ, primo ministro dell’ANP dal marzo al settembre 2003, si dimise per il conflitto con l’allora presidente dell’Autorità, Yāsir ῾Arafāt. Da presidente si batté sempre per il dialogo con Israele e la fine della lotta armata, ma la sua legittimità politica fu fortemente incrinata nell’estate del 2007 quando Ḥamās, dopo una vera e propria battaglia militare nelle strade di Gaza per cacciare al-Fataḥ, salì al potere con la violenza nel territorio della Striscia non riconoscendo più la sua autorità. Nel 2009, alla scadenza del suo mandato presidenziale, prorogò unilateralmente il suo incarico e nel settembre 2011, forte dell’accordo di riconciliazione tra Ḥamās e al-Fataḥ siglato al Cairo nel mese di maggio, presentò ufficialmente al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 4 giugno 1967 con Gerusalemme capitale. Rappresentò una netta chiusura al dialogo con Israele il suo discorso all’Assemblea delle Nazioni Unite del settembre 2014 in cui condannava la guerra scatenata a Gaza dal governo israeliano nel mese di luglio e l’inarrestabile espansione degli insediamenti ebraici nei territori palestinesi (v. Palestina).