ABUNDANTIA
Personificazione del benessere e della ricchezza diffusa in tutto il popolo, vicina quindi per concetto ad Annona, Copia e Liberalitas, è una delle ultime personificazioni che appaiono nelle monete imperiali (da Elagabalo a Massimiano Erculio).
Poiché non ha né un tipo né un attributo unicamente suoi (la cornucopia, che costantemente l'accompagna, è comune a moltissime altre divinità e personificazioni) non è facile identificarla con certezza in statue o figurine di bronzo, mosaici o pitture: in tutti questi monumenti, infatti, si suole designare come A. una figura femminile con cornucopia. Abbastanza sicure sono le identificazioni nel rilievo dell'Arco di Traiano a Benevento e in quello di Villa Albani (Roma) con Antonino Pio che fa un'elargizione di grano (qui l'A. avrebbe il caduceo).
L'identificazione sicura si ha, naturalmente, nelle monete ove la raffigurazione è accompagnata dalla leggenda: vi si distinguono due tipi: a) figura femminile stante a destra o a sinistra e reggente la cornucopia con una o con ambedue le mani, talora anche con spighe. b) Figura femminile, stante, in atto di rovesciare delle monete su un uomo inginocchiato ai suoi piedi.
È anche incerta la denominazione di "Genio dell'Abbondanza" dato alle rappresentazioni in rilievi, sarcofagi, pitture e mosaici di un giovane seminudo con cornucopia.
Bibl: G. Wissowa, in Roscher, I, c. 4, s. v.; E. Aust, in Pauly-Wissowa, I, cc. 125-126, s. v.; F. Gnecchi, Le personificazioni allegoriche sulle monete imperiali, in Riv. Ist. Numismatica, XVIII, 1905, p. 360 ss.