Warburg, Aby
Storico tedesco dell’arte e della cultura (Amburgo 1866 - ivi 1929). Studiò a Bonn con K. Justi e conseguì il dottorato a Strasburgo con H. Janitschek con una tesi sui dipinti mitologici di Botticelli. Fu a Firenze a varie riprese, prima e subito dopo la laurea, poi, per un periodo più lungo e intenso di studi e ricerche negli archivi (1897-1901), di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti, dove aveva visitato gli insediamenti degli Amerindi del Nuovo Messico. Tornato ad Amburgo continuò i suoi studi, rifiutando incarichi ufficiali, e si impegnò nella formazione della sua biblioteca. La varietà dei temi affrontati nelle sue ricerche, che appaiono tuttavia quasi sempre in forma provvisoria di conferenze o appunti (dai dipinti mitologici di Botticelli sino agli arazzi borgognoni, ai ritratti di Memling, alle incisioni fiorentine, all’opera italiana, alle feste di corte, ecc.), riflettono soltanto in parte la vastità dei suoi interessi. L’unica impresa in cui si sono espresse in pieno le aspirazioni di W. è la sua biblioteca (➔ oltre), che mantiene ancora, nelle linee direttive, l’impostazione originaria. Colto da una malattia mentale che lo costrinse a sei anni di ricovero in una casa di cura (1918-24), e superato questo grave momento di crisi, W. trovò, grazie a F. Saxl, un ambiente di studiosi pronto ad accoglierlo, trasformando così la sua biblioteca nel nucleo di un vero e proprio istituto di ricerca. Negli ultimi anni W. tentò di raccogliere il frutto delle sue ricerche progettando un atlante figurativo che illustrasse la storia della rappresentazione visiva nell’area del Mediterraneo (Mnemosyne). Dopo la sua morte, nel 1932 furono pubblicati i suoi scritti: Die Erneuerung der heidnischen Antike (2 voll., a cura di G. Bing; trad. it. La rinascita del paganesimo antico).
La biblioteca comprende, oltre che libri, una delle più ricche raccolte del mondo di fotografie di monumenti. Tra il 1933 e il 1934 fu trasportata clandestinamente a Londra dal direttore F. Saxl e sistemata presso il Courtauld Institute dell’univ. di Londra, alla quale è stata ufficialmente aggregata dal 1944 come Warburg Institute, che dal 1937 pubblica il Journal of the Warburg and Courtauld Institute.