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ACACIANI

di Alberto Pincherle - Enciclopedia Italiana (1929)
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ACACIANI

Alberto Pincherle

. Seguaci di Acacio di Cesarea (v.) nel concilio di Seleucia del 359. La formazione di questo partito segna forse il momento culminante della reazione anti-nicena e della politica religiosa dell'imperatore Costanzo; mirante, attraverso tutte le sue oscillazioni, all'unità religiosa dell'Impero e alla subordinazione della Chiesa allo Stato. Nella lotta contro il termine ὁμοούσιος (consubstantialis, eiusdem substantiae) usato dal concilio di Nicea per designare il rapporto tra il Padre e il Figlio nella Trinità divina, Acacio respingeva tanto l'ὁμοιούσιος "simile per essenza" del gruppo ariano meno spinto, quanto l'ἀνόμοιος "dissimile" di Aezio, adottando invece l'aggettivo ὅμοιος "simile". Giocava sull'equivoco, perché la somiglianza escludeva l'identità, e veniva affermata relativamente alla sola volontà. Con ciò, in sostanza, non si faceva che ripresentare, in forma velata e condannando apparentemente Aezio, l'arianesimo puro. Separatosi dal concilio di Seleucia, Acacio riusciva, con l'aiuto dei delegati del concilio occidentale di Rimini, capeggiati dai due grandi fautori dell'arianesimo in Occidente, Ursacio di Singidunum e Valente di Mursa, a trarre dalla sua l'imperatore, nonostante la resistenza dei legati del concilio di Seleucia. (v. arianesimo).

Bibl.: Duchesne, Histoire ancienne de l'Église, II, Parigi 1907, p. 300 segg.; Hefele-Leclercq, Histoire des Conciles, I, Parigi 1907, p. 950; Seeberg, Lehrbuch der Dogmengeschichte, II, 3ª ed., Erlangen 1923, p. 106 e 110; Tixeront, Histoire des dogmes, II, 4ª ed., Parigi 1912, pp. 51, 56 seg.; Bethune-Baker, An Introduction to the early History of Christian doctrine, 3ª ed., Londra 1923, pp. 181-185.

Vedi anche
Macedònio vescovo di Costantinopoli Eletto (344) vescovo dagli ariani contro Paolo di Costantinopoli, dopo alterne vicende fu deposto nel 360 dagli acaciani. Incerte le notizie sulla vita; non si conoscono sue opere né il suo preciso rapporto con l'eresia detta dei macedoniani; sembra fosse un semiariano del gruppo di Basilio d'Ancira... detto il guercio Acàcio di Cesarea di Cappadocia Vescovo (340) di quella città (m. dopo il 365), discepolo e successore di Eusebio di Cesarea. Sostenne in varî concilî l'arianesimo, per quanto in forma mitigata, cercando di uniformarsi alle mire teologico-politiche di Costanzo, deposto dalla maggioranza del concilio di Seleucia (359). Consacrò S. Cirillo ... concìli di Nicea Il primo (primo anche dei concili ecumenici) si tenne nel maggio-giugno del 325, convocato dall'imperatore Costantino. Vi parteciparono da 220 a 318 vescovi, in maggioranza orientali. Condannò l'eresia di Ario, proclamando il Figlio consustanziale a Dio Padre nel cd. simbolo niceno (il Credo), tuttora ...
Tag
  • ACACIO DI CESAREA
  • CONCILIO DI NICEA
  • ARIANESIMO
  • ERLANGEN
  • LONDRA
Vocabolario
omèi²
omei2 omèi2 s. m. pl. [dal gr. ὅμοιος «simile»]. – Denominazione degli ariani seguaci, spec. dopo il concilio di Seleucia (359), di Acacio di Cesarea (detti perciò anche acaciani), i quali affermavano che il Figlio è semplicemente «simile»...
acaciano
acaciano agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a personaggi di nome Acacio. In partic.: a. Scisma a., quello di Acacio di Costantinopoli (fine del sec. 5°) e dei suoi successori Flavita ed Eufemio, terminato nel 519. b. Acaciani: il gruppo degli...
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