Academia
Con questo termine venne indicata nell'antica Grecia (greco Άκαδημία, latino Academia) una località nei dintorni di Atene, così chiamata dall'eroe eponimo Academo, ove Platone forse dal 387 a.C. prese a tenere le sue lezioni, ubicandovi poi la propria scuola in forma di comunità (‛ tìaso ') e dotata di un proprio statuto giuridico, e che lasciò per testamento al proprio nipote Speusippo. Qui risiedettero gran parte dei successori nella direzione della Scuola. In seguito con A. venne designata la scuola filosofica come tale.
In Cv IV VI 14 D., parlando degli Accademici, afferma che essi furono così chiamati per luogo così dove Plato studiava, cioè Academia. La notizia D. poteva trarre da quanto dice Cicerone in Academ. post. I 4 " illi [gli Accademici] autem quia Platonis instituto in Academia, quod est alterum gymnasium, coetus erant et sermones habere soliti, e loci vocabulo nomen habuerunt ", ma era notazione ritornante nei testi medievali; cfr. s. Agostino Civ. VIII 12; Papias vocabulista (ed. Venezia 1496): " Achademia villa fuit... In hac Plato docuit: post cuius obitum... qui in ea villa remanserunt academici sunt dicti "; Isidoro Etym. VIII VI 11 " Academici appellati a villa Platonis Academia Athenarum, ubi idem Plato docebat "; Uguccione " Achademia, villa in qua Plato studuit; unde achademicus -a -um, id est platonicus "; R. Bacone Moralis philosophia (ed. E. Massa) III II 1 " Platonici... vocati sunt Achademici a loco in quo Plato studuit "; Giovanni di Salisbury Policraticus VII 3 (v. anche ACADEMICI).