ACAPULCO (A. T., 147 e 148)
Baia della costa del dipartimento di Guerrero (Messico), sull'Oceano Pacifico; ha più di 6 km. di lunghezza da est a ovest, per 3 km. di larghezza massima da nord a sud, e fino a 84 metri di profondità. Si apre al S. con la Boca Grande, che tra l'isola della Roqueta e la Punta de la Bruja misura 2 km. di larghezza, e nella quale si apre alla sua volta la Boca Chica, larga 440 m., al nord dell'isola della Roqueta. La baia è dominata da un anfiteatro di montagne scoscese, formate da gneiss, scisti, e ai piedi delle auali si stende il porto di Acapulco, alla long. O. di 99° 56′, alla lat. N. di 16° 51′, a 305,5 km. a SSO. dalla città di Messico, con la quale è unito da un'autostrada. Vi dominano i venti del Pacifico, ai quali si oppone il promontorio che chiude la baia a SO.; è fuori del passaggio dei cicloni, ed è giudicato uno dei più belli del mondo. Pressione barometrica 759 mm.; 1000 mm. di pioggia, con 50-100 giorni piovosi all'anno, da maggio a dicembre e specialmente a giugno; temperatura media annuale, 26° (media dei massimi estremi 36°, media dei minimi 18°). Da Acapulco partì la spedizione inviata da Cortés nel 1532 per esplorare la costa del Pacifico; e tra questo porto e le Filippine si fece, durante tutta l'epoca coloniale, il commercio dell'Asia con l'America e con la Spagna. Ora la città è decaduta, e non ha commercio estero, se non con gli Stati Uniti, l'America Centrale e le isole Hawaii. Aveva 5768 abitanti nel 1921. Nel 1925 importò mercanzie per 459.184 dollari; le sue esportazioni, che consistono in pelli, erbaggi e frutta, furono, sempre nel 1925, di 25.435 dollari.