Accademia nazionale dei Lincei
Accadèmia nazionale déi Lincèi [STF] Fu fondata a Roma nel 1603 da F.Cesi, F. Stelluti, A. De Filiis e J. Hack, con lo scopo di studiare la Natura e la realtà liberandosi dalla dogmatica tradizione aristotelica; nel 1611 vi fu ascritto G. Galilei. L'attività dell'A. cessò nel 1650, dopo la morte del Cesi; riprese per una decina d'anni a Rimini (1745-55), ma la vera rinascita fu nel 1801 con il nome di Nuovi Lincei. Nel 1870 si sdoppiò in Pontificia a. delle scienze "Nuovi Lincei", tuttora attiva, e in Reale a. nazionale dei Lincei; quest'ultima fu riordinata nel 1875 sulla base di due classi: una di scienze fisiche, matematiche e naturali e una di scienze morali, storiche, critiche e filosofiche, ciascuna composta da 72 soci nazionali, 72 soci corrispondenti e 72 soci stranieri. Fu ricostituita nel 1944, dopo una quinquennale fusione con l'Accademia d'Italia, sotto la presidenza di G.Castelnuovo. L'A. pubblica gli atti di ciascuna classe e assegna annualmente diversi premi.