ACCARISI (de Accarisiis, de Acharixiis, Accarizi, Accarigi), Graziolo (Graciolo detto Zacco o Graziolo di Zacco), detto da Tossignano
Figlio di Iacopo (Zacco), lambertazzo, esiliato a Tossignano, si addottorò in utroque a Bologna il 28 maggio 1403. Sposò Bartolomea, figlia di Agostino di Francesco Bargellini (Dolfi). Creato cittadino di Ferrara nel 1407, nel 1414 si recò a Roma dove fu nominato avvocato concistoriale da papa Giovanni XXIII. Ufficiale forense nell'Università dei mercanti fiorentini nel 1419, nel marzo del 1420 dal Comune di Bologna fu inviato a Firenze presso papa Martino V, ad intercedere contro la sentenza di interdetto che colpiva Bologna, originata dalle lotte tra i Bentivoglio e i Canetoli. Nel 1424 era vicario di Castel Franco, e la difese durante la guerra del duca di Milano. Nel 1431 fu due volte a Roma come ambasciatore dei Bolognesi a papa Eugenio IV. Era degli Anziani nel 1433 e, come tale, fu primo a far portare in processione per la città la Madonna di S. Luca, per impetrare la cessazione di violente piogge. Fu ancora degli Anziani nel 1456,1457, 1459 e 1464. Insegnò a più riprese e per lungo tempo diritto civile nello Studio bolognese: lettore straordinario dal 1416 al 1417-18, poi dal 1426-27 sino al 1432-1433; professore nel 1438-39, continuò l'insegnamento quasi senza interruzioni sino al 1468-69, alternando la lettura del Codex a quella delle parti del Digestum.Risulta ancora vivente il 27 lug. 1470.
Scrisse l'Historicus contextus trium Bonon. Civit. Gloriarum hoc est Templi B. Mariae Virginis de Monte Imaginis, guam D. pinxit Lucas, Vexillique aureae Flammae dono regio recepti, Gratioli Accarisi I.U.D Nob. Bon. et Advocati Concistor. opus de anno 1463 conscriptum,Bononiae 1665. Ma non è autore del De praeparatoriis Iudiciorum,come vogliono l'Orlandi e il Mazzuchelli; quest'opera giuridica è infatti del senese Camillo Accarisi, che la stampò nel 1613.
Fonti e Bibl.: Biblioteca universitaria di Bologna, Mss. Ital.2156, V. Rinieri, Raccolta degli huomini illustri di Bologna, f. 178v.; C. Ghirardacci, Della historia di Bologna,parte terza, in Rer. Italic. Script.,2 ediz., XXXIII, I, a cura di A. Sorbelli, pp. 61, 68, 70; Chartularium Studii Bononiensis,XIII, Bologna [940, pp. 96, 101, 125, 195, 197, 245; Prove dell'antichità e nobiltà della famiglia Accarisi,Bologna s.d. [ma 1603], pp. 12-15; G. N. Alidosi-Pasquali, I Signori Anziani, Consoli e Confalonierì di Giustizia della città di Bologna dall'anno 1456 accresciuti sino al 1670,Bologna 1670, pp. XXXI, 1, 2, 4, 9; C. Cartari, Advocatorum Sacri Concistorii Syllabum,Romae 1656, p. 25; P. S. Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna,Bologna 1670, p. 84; A. Masini, Bologna perlustrata,Bologna 1696, I, p. 573; II, p. 160; III, p. 172; P. A. Orlandi, Notizie degli scrittori bolognesi,Bologna 1714, p. 182; J. Carafa, De Gymnasio Romano et de eius professoribus... libri duo,Romae 1751, II, p. 493; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,I, 1, Brescia 1753, pp,. 33-34; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi,I, Bologna 1781, pp. 28-30; S. Mazzetti, Repertorio di tutti i professori della famosa Università e del celebre Istituto delle Scienze di Bologna,Bologna 1847-1848, n. 5; I rotuli dei lettori legisti e artisti dello Studio bolognese,a cura di U. Dallari, I, 1, Bologna 1888, pp. 11, 14,17, 20, 23, 25, 28, 30, 33, 36, 39, 42, 45, 48, 50, 53, 55,58, 60, 69, 75,78; U. Chevalier, Répert. des Sources h.st. du Moyen Age: Bio-bibliographie,I, Paris 1905, col. 17; G. Zaoli, Lo Studio bolognese e papa Martino V,in Studi e memorie per la storia dell'Università di Bologna,III, Bologna 1912, pp. 141, 143, 145, 150; Id., Di alcuni "rotuli" dello Studio della prima metà del sec. XV, ibid.,IV, Bologna 1920, pp. 227, 231, 234, 237, 240, 243; A. Sorbelli, Storia della Università di Bologna,I, Bologna 1940, p. 240.