accelerometro
acceleròmetro [Comp. di acceler(azione) e -metro] [MTR] [MCC] Strumento per misurare l'accelerazione di sistemi, o parti di sistemi, in movimento, schematicamente costituito da una massa collegata al sistema mediante un vincolo elastico (di regola una molla e uno smorzatore); la misura dell'accelerazione è dedotta dalla misura dello spostamento della massa, in virtù della sua inerzia, rispetto a un conveniente sistema di riferimento, ottenuta direttamente (con dispositivi meccanici, come nella fig., ottici, ecc.) oppure indirettamente (mediante un trasduttore elettromagnetico, piezoelettrico, ecc.). Se lo strumento è provvisto di dispositivo registratore delle misure, si parla di accelerògrafo; la registrazione fornita, cioè il diagramma dell'accelerazione nel tempo, si chiama accelerogramma. ◆ [MTR] [MCC] A. a bilanciamento di forza: v. sismometria: V 264 b. ◆ [MTR] A. integratore: tipo particolare di a., provvisto di dispositivi meccanici o, più spesso, elettronici che effettuano un'integrazione nel tempo dell'accelerazione, in modo da dare la velocità, oppure che effettuano due integrazioni successive nel tempo, in modo da dare sia la velocità che il cammino percorso. ◆ [FSP] A. spaziale: strumento che serve, oltre che per determinare per doppia integrazione temporale la traiettoria di un veicolo spaziale (in genere, un satellite), anche per misurare, dall'accelerazione relativa di una massa al-l'interno di un satellite, la forza non gravitazionale agente su un satellite (frenamento atmosferico, interazione con radiazioni, ecc.); ricostruita che sia accuratamente l'orbita di quest'ultimo mediante misurazioni da terra e determinata che sia in conseguenza la forza totale agente, deducendo da questa la precedente forza non gravitazionale si ha una misura del campo gravitazionale. Un'a. spaziale particolare è l'a. spaziale senza trascinamento (ingl. drag free), costituito da una sfera, alloggiata nel satellite, al centro della quale è mantenuta, mediante appositi servomeccanismi (sensori di posizione e propulsori), una piccola massa; poiché quest'ultima è insensibile alle forze non gravitazionali, prevalentemente agenti dall'esterno, il suo moto, e quindi quello del satellite, è puramente gravitazionale; si può quindi misurare il campo gravitazionale oppure, se quest'ultimo è noto, si può risalire alla forza non gravitazionale dalla misura, nota, della forza occorrente per mantenere la massa al centro della sfera.