accettare
. È adoperato in senso proprio, sia in If XXVI 71 (La tua preghiera [di parlare con Ulisse e Diomede] è degna / di molta loda, e io però l'accetto), sia, pur con maggiore intensità semantica, in Pd III 101, dove Cristo è indicato come lo sposo ch'ogne voto .accetta. In senso proprio è anche in Fiore XLIX 5 Guarda che non sie accettato / il consiglio.