ACETABULARIA (dal lat. acetabulum "vaso in forma di coppa")
Alga Sifonea (Lamour. 1816) delle Dasicladiacee, tipo della seconda subfamiglia delle Acetabulariee stabilita dal Decaisne (1842), l'Androsace degli antichi. Presenta le seguenti caratteristiche: tallo umbelliforme-peltato o agariciforme, incrostato di sostanza calcare; stipite formato di un'unica cellula filiforme all'estremo superiore, munito di rami verticillati disposti a raggio; rami radiali (otricoli) orizzontali riuniti a disco o a pileo. Propagazione: aplanospore (zoogonidangi) numerose nei varî rami, ovate che formano gli zoogonidî nel tempo da uno a tre mesi; zoogonidî copulantisi secondo che ebbero origine da zoogonidangi diversi.
Alghe marine recenti e fossili mioceniche. La più nota è Acetabularia mediterranea Lamour. del Mare Mediterraneo, sebbene le congeneri siano tutte del Pacifico o dell'Atlantico tropicale. Se ne conoscono circa una decina di specie.
Bibl.: G. B. De Toni, Sylloge algarum omnium, I, p. 415.