ACETIMETRO
. È uno strumento che misura l'acidità totale degli aceti. Il tipo più noto, adottato dalle dogane francesi e con lievi modificazioni anche da quelle italiane, è quello Reveil-Salleron.
Esso si compone di un tubo di vetro chiuso a un'estremità, sul quale è segnata in basso la linea 0, alla quale deve arrivare l'aceto da analizzare; di una pipetta di vetro portante un segno a 4 cc. per prelevare la quantità necessaria di aceto; di una boccetta di un liquore acetimetrico titolato, a base d'idrato di soda. Dopo aver versato nel tubo mediante la pipetta 4 cc. di aceto, si aggiunge in esso la soluzione di soda a poco a poco, agitando, fino a che una goccia del liquido non arrossa più una carta di tornasole azzurra. Si legge allora il segno a cui è arrivata la miscela e si ottiene direttamente il percento di acidità totale dell'aceto.
Il Dujardin ha modificato tale acetimetro, costruendone altri modelli, fra cui uno più particolarmente adatto per laboratorio. Questi strumenti servono però a dare (con una precisione relativa) l'acidità totale d'un aceto, cioè quella complessiva (fissa ÷ volatile). Ma, volendo conoscere la quantità d'acido acetico contenuta in un aceto, è necessario determinare l'acidità volatile con un metodo più complicato, cioè mediante distillazione in corrente di vapore.