AVOGADRO (Avogadri), Achille Maria
Nato a Novara l'8 sett. 1694, fu ricevuto nel noviziato della Compagnia di Gesù il 1º ott. 1711.
Chiese al generale, con una lettera del 16 giugno 1725, di recarsi missionario; nel 1726 si imbarcò a Lisbona per il Maranhâo e il Gran Pará, ove si dimostrò intrepido ed efficace nell'apostolato. Nel 1730, quando pronunciò la professione solenne di quattro voti, si trovava in una "aldeida" delle missioni di Abacaxis, all'interno dell'Amazzonia. Il suo stato di servizio nel 1751 registrava i seguenti dati: dopo cinque anni di insegnamento letterario nei collegi, fu per dieci anni operaio nelle missioni indigene, per tredici esaminatore e cappellano ufficiale delle truppe di "resgates no sertâo", comandate da Lourenço Belfort: ufficio di grande responsabilità che lo induceva a continui trasferimenti da luogo a luogo, con viaggi pieni di disagio e di pericoli, soprattutto nelle zone del Rio Negro e del Rio Branco. Risulta che dalla seconda metà del 1745 ai primi mesi del 1746 egli ebbe ad assegnare svariate "resgates" nell'"Arraial" di Nostra Signora della Penha de França e Sant'Anna, fra popolazioni indigene delle quali si sono perdute ormai le tracce. Dal 1752 al 1757 agì nella missione di Martigurá, poi nel collegio di Pará e in quello di Maranhâo. Quivi morì il 4 febbr. 1758.
Negli scritti di un suo confratello, Johâo Francisco Lisboa (Obras, Lisboa 1901, II, pp. 608 e ss.), sono pubblicati alcuni preziosi Registros do Indios do Rio Negro,datati nel 1738, preparati dall'Avogadro.
Bibl.: M. Rodrigues, Succinta relazione del Padre A. M. Avogadri, Novara 1762; S. Leite, História da Companhia de Jesus no Brasil, III, Rio de Janeiro 1949, pp. 380-383; VIII, ibid. 1950, p. 69.