BARBITURICO, ACIDO
. L'acido barbiturico, ottenuto amidificando una molecola di urea con una molecola di acido malonico, è una malonilurea:
Ha funzioni acide in quanto contiene un gruppo CH2 legato a due residui CO elettronegativi; sostituendo gl'idrogeni di detto gruppo con residui alifatici o acrilici si ottiene un'importante serie di corpi introdotti recentemente in terapia con azione sedativa e più o meno narcotica o ipnotica. È molto interessante lo studio di queste sostanze dal punto di vista farmacodinamico per le conseguenze fisiologiche che risultano dall'introduzione di radicali più o meno ricchi di atomi di carbonio, come i derivati benzenici.
Così il veronal (v.), o dormonal, o malonal, o sedival, o barbital, è l'acido dietilbarbiturico (Fischer e Mering 1904), la dietilmalonilurea:
È una polvere in cristalli incolori, inodori, di lieve sapore amaro, poco solubili in acqua. Ipnotico due volte più attivo del sulfonal, è prescritto nell'insonnia nervosa o da malattie dolorose.
Il medinal, o veronal sodico, è il sale sodico dell'acido dietilbarbiturico e ha sul precedente il vantaggio di una maggiore solubilità:
Il veronal si usa alla dose di gr. 0,50-1; il medinal di gr. 0,40-0,75, negli adulti: le dosi alte, o anche le normali in soggetti deboli, possono provocare collasso e ipotermia.
Il chineonal è una combinazione di chinina e di veronal in pesi equimolecolari (63,78% di chinina e 36,22% di veronal); presenterebbe il vantaggio di associare, a quella del veronal, l'azione tonica e antinevralgica del chinino: è poco usato; in realtà non è più attivo della mescolanza dei due corpi.
Il dial è l'acido diallilbarbiturico o diallilmalonilurea:
È una sostanza in lamelle cristalline splendenti, incolori, poco solubili in acqua; è un ipnotico e sedativo di azione pronta e durevole, usato nell'agripnia semplice, nelle psicosi, nell'irrequietezza nervosa; la dose iniziale è di gr. 0,10; nei giorni successivi, se l'effetto fallisce, si aumenta a 0,15,0,20, fino a 0,30.
Il didial è una combinazione di dial ed etilmorfina, addizionata a una certa quantità di dial puro: le compresse contengono gr. 0,025 di diallibarbiturato di etilmorfina e gr. 0,10 di dial: se ne somministrano una, due, non più di quattro nelle 24 ore.
Il luminal, o gardenal, è l'acido feniletilbarbiturico, la feniletilmalonilurea:
La presenza del nucleo benzenico esalta, come di regola, l'azione farmacodinamica; il luminal infatti è uno dei medicamenti più attivi, usati attualmente nella cura dell'epilessia. Si presenta come una polvere cristallina, bianca, inodore, insolubile nell'acqua; non dà fenomeni di assuefazione antiepilettica, però non bisogna sospenderne mai bruscamente la somministrazione. Si somministra alla dose di gr. 0,20-0,40 nelle 24 ore, frazionatamente.
Il luminal sodico o feniletilbarbiturato sodico:
è il sale sodico del precedente, sul quale ha il vantaggio di una maggiore solubilità: si usa nelle stesse dosi per le stesse indicazioni.
Il rutonal è l'acido fenilmetilbarbiturico, la fenilmetilmalonilurea: avrebbe un'azione sedativa e ipnotica superiore a quella del luminal (Maillard e Renard), dal quale differisce per la sostituzione di un gruppo metile a un gruppo etile: si usa nelle stesse dosi per le stesse indicazioni.
Il diogenal è l'acido dibromopropildietilbarbiturico, la dibromopropildietilmalonilurea:
Esso unisce all'azione farmacologica del veronal quella del bromo che contiene nella proporzione del 41,6%; ha azione più blanda ed è meglio tollerato del veronal. Si somministra come sedativo alla dose di gr. 0,50-1, due o tre volte al giorno; come ipnotico alla dose di gr.1-1,50-2.
Il proponal è l'acido dipropilbarbiturico, la dipropilmalonilurea:
Ha le stesse indicazioni terapeutiche del veronal: sembra che a questo ipnotico si faccia difficilmente l'abitudine; gr. 0,15-0,30 hanno la stessa azione di gr. 0,25-0,50 di veronal.
Oltre le precedenti sono state studiate numerose altre combinazioni derivate dall'acido barbiturico: è notevole che l'ultimo termine al quale ci si possa elevare è la catena propilica a tre atomi di carbonio: al di sopra, con i radicali butile, amile, non si osserva più alcuna azione.
Ricordiamo infine che recentemente è stata studiata una combinazione della diallilmalonilurea con la dietilamina adoperata allo stato liquido per bocca e per iniezione endovenosa per ottenere l'anestesia chirurgica.
Con il nome di barbiturismo è indicata una sindrome tossica causata dall'uso prolungato di preparati barbiturici, specie il veronal e il luminal, per somministrazione incongrua o per particolare intolleranza del medicamento. È caratterizzata da febbre che insorge con brivido, cefalea, eruzioni cutanee che nella pratica pediatrica possono imporre diagnosi differenziali con altre malattie esantematiche. (Per il meccanismo d'azione fisiologica, v. ipniotici; per le indicazioni terapeutiche più particolari, v. nevrosi; epilessia).
A parte i fenomeni tossici sopra descritti, queste sostanze, specialmente il veronal, hanno grande importanza in medicina legale, perchè causa non infrequeute di avvelenamento, accidentale o criminoso, o più spesso a scopo suicida. La resistenza individuale per le dosi tossiche è assai varia; anche per dosi mediche di 0,50 sono stati descritti casi di avvelenamento.