CLORIDRICO, ACIDO (X, p. 620)
ACIDO Negli impianti di acido cloridrico di sintesi si sono andati diffondendo i sistemi di assorbimento formati dalla sovrapposizione di tanti elementi, in quarzo, a forma di S (tubi di Tyler: v. figura), nei quali i gas freddi salgono in controcorrente all'acido diluito che scende dall'alto. I gas oltre che lambire il liquido d'assorbimento che si trova nel tratto orizzontale, sono investiti da una sua pioggia ogni volta che c'è una variazione di direzione poiché esso stramazza da una specie di "gradino". L'eliminazione del calore di dissoluzione è facilitata in quanto tutto il sistema dei tubi è irrorato da una pioggia d'acqua. Se i gas non sono abbastanza freddi passano prima in un refrigerante formato sempre dalla sovrapposizione di tubi di quarzo. Questi assorbitori permettono grandi produzioni in una area limitata poiché si sviluppano verso l'alto e non orizzontalmente.
Altri materiali antiacidi sono recentemente stati introdotti; alcune ditte costruiscono sia refrigeranti sia assorbitori in grafite non porosa. Si costruiscono anche torri, formate di resine fenoliche miste a fibre d'amianto, ripiene d'anelli di Raschig e munite nella parte superiore di un sistema di condensazione in tantalio, metallo inattaccabiie che fra l'altro ha la prerogativa di possedere un elevato coefficiente di trasmissione del calore. Queste torri presentano un piccolissimo ingombro e sono capaci di produzioni orarie molto elevate d'acido concentrato (fino anche al 50% e più).
Si va diffondendo, specie nelle sintesi organiche, l'impiego di HCl liquido, anidro, messo in commercio in bombole d'acciaio di piccola capacità. Attualmente i costi di produzione, trasporto, ecc. di quest'acido sono però piuttosto alti.