ialuronico, acido
Glicosamminoglicano costituito da unità alternate di acido glucuronico e di acetilglucosammina, che si uniscono formando una lunga catena lineare flessibile; ha elevato peso molecolare (500÷8.000 kDa). È insolubile nei solventi organici, facilmente solubile in acqua. È contenuto in tutto il tessuto connettivo, spesso associato a proteine, e in partic. si trova nel corpo vitreo, nel cordone ombelicale, nel liquido sinoviale, pleurico, ecc. L’acido i. gioca un ruolo fondamentale nella resistenza dei tessuti e delle articolazioni a forze compressive; è anche prodotto in grande quantità durante i processi di riparazione delle ferite ed è un importante componente del fluido delle articolazioni, dove funge da lubrificante. Inoltre, l’acido i. è uno dei leganti che uniscono le cellule e fungono da barriera alla diffusione di grosse molecole tra sangue e cellule dei tessuti: la sua distruzione a opera di enzimi (ialuronidasi) rende i tessuti più permeabili e più facile la diffusibilità di sostanze sia patogene sia medicamentose. Ottenuto in quantità industriali per via microbica (tramite fermentazione di batteri del genere Streptococcus), l’acido i. trova impiego in preparazioni cosmetiche (iniettato sottocute come riempitivo delle rughe) e farmaceutiche (in partic., in chirurgia oftalmica e nella cura dell’artrite reumatoide).