ACINETI (I, p. 333; latino scient. Suctoria Bütschli, detti anche Tentaculifera o Acinetaria; francese Acinétiens; ted. Suctorien o Sauginfusorien)
Una delle due classi degl'Infusorî o Ciliati, caratterizzata - forse con una sola eccezione (Chatton) - da forme prive di ciglia vibratili che appaiono soltanto durante alcune fasi del ciclo vitale, e provviste invece di particolari organiti retrattili, tentacoliformi, i succiatoi (da cui il nome di Suctona). Tali organiti, formazíoni del plasma corticale adattate alla presa degli alimenti e distribuite diversamente nelle varie specie, possono essere di due tipi: o terminanti in una capocchia adesiva e funzionanti da tubi come veri "succiatoi", o con l'estremità appuntita per perforare, in entrambi i casi essendo capaci di secernere una sostanza atta a immobilizzare la preda (piccoli ciliati, ecc.). Dotati di una tenacia eccezionale, i succiatoi sono capaci talvolta di trattenere prede di dimensioni molto maggiori dell'acineta stesso.
La maggior parte degli Acineti sono fissi, muniti di un peduncolo rigido con il quale aderiscono al substrato; alcune forme sono libere, prive di peduncolo e vaganti; moltissime specie hanno teche di protezione che rivestono il corpo.
Frequenti nelle acque dolci e marine, fissati su substrati varî, gli Acineti si rinvengono spesso come ectocommensali ed ectoinquilini sul corpo di Metazoi (Celenterati, Crostacei, Molluschi, ecc.) o - raramente - come parassiti (su Idroidi marini).
Si riproducono per divisione o più fiequentemente per gemmazione: in questo caso può verificarsi la formazione di una semplice gemma o avvenire la gemmazione multipla con divisione ripetuta del micronucleo e di una parte del macronucleo. La gemmazione può compiersi - caso tipico degli Acineti - all'interno del corpo (gemmazione endogena), con formazione di gemme ciliate, che vengono a essere racchiuse per un certo periodo in una cavità limitata dalla parete anteriore della cellula, e che pervengono poi all'esterno come "embrioni ciliati". Talora questi possono attraversare un certo stadio entro il corpo di altri Protozoi, ma di regola, trascorso un certo periodo di vita libera, si fissano, perdono le ciglia e si metamorfosano, differenziando i succiatoi e il peduncolo che caratterizzano l'animale adulto.
Fenomeni di coniugazione si conoscono sebbene in pochi casi descritti, anche negli Acineti, così come negl'Infusorî, ma il processo è, negli Acineti, reso più complicato da uno scambio dei macronuclei oltre che dei micronuclei.
Secondo la classificazione del Collin (1911), la cui monografia sugli Acineti è considerata tuttora opera classica (Doflein, Calkins, ecc.), gli Acineti si raggruppano nelle seguenti otto famiglie: Podophrynae, Acinetidae, Discophryidae, Dendrosomidae, Dendrocometidae, Ophryodendridae, Ephelotidae, Hypocomidae, con oltre una trentina di generi descritti. La famiglia Hypocomidae, con il solo genere Hypocoma, presenta eccezionalmente ciglia vibratili permanenti su una delle superficie del corpo, associate a un singolo corto succiatoio.
Bibl.: B. Collin, La conjugaison d'Anoplophyra branchiarum (Stein), in Arch. Zool. expér. et gén.., 1909; id., Sur la symétrie et l'orientation morphologique des embryons d'Acinétiens, ibid., 1909; id., Étude monogr. sur les Acinétiens, I: Recherches exp. sur l'étendue des variations et les facteurs tératogènes, ibid., 1911; id., Étude monogr. sur les Acinétiens, II, ibid., 1912.