acqua
Composto chimico di formula H2O, diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. È il costituente inorganico più abbondante negli organismi viventi: nell’uomo adulto è presente per il il 58÷67% del suo peso. All’a. spetta un ruolo essenziale per qualsiasi attività del sistema biologico. Infatti essa è il solvente di elezione di moltissimi composti inorganici e organici negli organismi viventi, permette la dissociazione degli elettroliti, può funzionare da liquido termostatico e ha capacità termoregolatrici. Per essere ingerita senza pericolo di patologie infettive, l’a. deve essere potabile, ossia deve rispondere a determinati requisiti di purezza, organolettici, chimici e fisici; deve comunque essere priva di germi patogeni, rispondere a valori di durezza non troppo elevati, essere priva di contaminanti chimici inorganici (metalli pesanti) o organici (solventi, coloranti, ecc.).
L’a. viene assunta per ingestione diretta o attraverso bevande e cibi solidi nei quali essa è contenuta ed è prodotta all’interno dell’organismo stesso da diverse reazioni metaboliche. Assorbita a livello del tratto superiore dell’intestino tenue, viene distribuita per via linfatica e sanguigna ai vari tessuti e cellule del corpo, andando a costituire i diversi fluidi corporei (liquido intracellulare, liquido interstiziale, plasma sanguigno). L’a. lascia l’organismo attraverso quattro vie principali: i reni, la cute, l’intestino e i polmoni, sotto forma di urina, sudore, lacrime e secrezioni intestinali. Insieme all’a. vengono eliminati anche sali minerali, urea e pigmenti biliari. La percentuale di a. in un organismo può variare a seconda del peso e dell’età del soggetto considerato: in un individuo obeso è presente una percentuale d’a. inferiore alla media, in quanto il tessuto adiposo ne contiene pochissima; con l’invecchiamento i tessuti molli ne contengono progressivamente quantità minori. Anche il ricambio giornaliero dell’a. diminuisce con l’età, passando dal 15% nell’infanzia a circa il 6% nell’adulto normale.
La distribuzione dell’a. tra i vari fluidi e tessuti cellulari è, in condizioni normali, sensibilmente costante. L’assunzione dell’a. è governata, a livello del sistema nervoso centrale, dal centro della sete. Tra le diverse vie di deiezione un ruolo fondamentale è svolto dai reni, che hanno il compito di regolare il bilancio idrico mediante complessi meccanismi sottoposti a controllo ormonale. Un’elevata perdita di a., dovuta a soverchia sudorazione, vomito o diarrea, può provocare una diminuzione dell’a. corporea totale e quindi disidratazione, accompagnata da una perdita di elettroliti, con conseguenti patologie.
In un contesto medico l’a. può avere il sign. generico di liquido, umore naturale o patologico dell’organismo: versamento d’a. nel peritoneo. ● In ostetricia, per acque si intende il liquido amniotico; così la perdita (o rottura) delle a., è l’emissione nel corso del parto del liquido amniotico, che ha luogo per la rottura degli involucri fetali (la cosiddetta borsa delle a.) e segna l’inizio del periodo espulsivo del parto, precedendo normalmente di poco l’espulsione del prodotto di concepimento. ● In farmaceutica, a. distillata, a. bidistillata: a. chimicamente pura, ossia priva dei sali minerali che comunemente sono disciolti in essa, ottenuta mediante la distillazione, semplice o ripetuta, di quella comune; nel caso che l’abbattimento dei sali minerali sia ottenuto facendo passare l’acqua attraverso filtri speciali (resine a scambio ionico), si preferisce parlare di a. deionizzata o demineralizzata; a. sterilizzata: acqua completamente priva di microrganismi, patogeni o no; prendono il nome di a. anche soluzioni acquose o alcoliche di essenze, estratti, composti o elementi chimici in solvente acquoso, la cui natura è determinata da un attributo o complemento: per es., a. di Javelle, a. di Labarraque, soluzioni acquose di ipoclorito rispettivamente di potassio e di sodio, già usate come disinfettanti e decoloranti; a. ossigenata: composto chimico, noto anche come perossido di idrogeno (H2O2), usato a basse concentrazioni (al 3%), in soluzione acquosa, come antisettico.