ACQUALAGNA (A. T., 24-25-26)
Comune marchigiano (piceno), provincia di Pesaro, mandamento di Cagli, diocesi d'Urbino; forse il romano Pitinum mergens, Pittinum. Nel Medioevo fu detta Acquabattaglia per la sconfitta ivi subìta dai Goti di Totila da parte dei Greci di Narsete (552 d. C.). Il comune è nel medio bacino del Metauro, sul torrente Candigliano presso la confluenza del Burano; comprende territorî di bassa montagna, collina, alvei, con quote estreme di m. 708 e 190; abbraccia una superficie di 50,81 kmq. con 4.533 ett. di superficie agricolo-forestale. La produzione agricola principale è di cereali, uva, ghiande. Il comune aveva 2929 ab. nel 1881, 3483 nel 1901, 3722 nel 1921. Il centro capoluogo, posto all'altezza di 204 m. s. m., ha 871 abitanti; ci sono poi 5 frazioni.
Acqualagna è sulla Flaminia, a 40 km. da Fano; a 8 km. a valle è il passo del Furlo con galleria romana (il Foro o la Pietra Pertusa) scavata da Vespasiano (46 d. C.), lunga m. 38, alta e larga poco più di m. 5, scavata nel calcare tra Pietralata (m. 888) e Paganuccio (m. 944). Acqualagna è servita da una stazione ferroviaria della Urbino-Fabriano.