ACROPOLI 356, Pittore di
Ceramografo attico molto vicino a quello di Londra E 8o, più che a quello della Clinica dell'aröballos del Louvre. In realtà, sembra soprattutto di scorgerne la derivazione dall'officina di Makron, considerando la trattazione del panneggio dei frammenti della kylix 356 di Atene. Le barbe e i capelli di questi personaggi, come di quelli della kylix di Leida con scene di cavalieri e della kylix di Vienna, rivelano la stessa derivazione makroniana.
Circa 470-65 a. C.
Bibl: J. D. Beazley, Red-fig., p. 541. Kylix di Atene: Graef-Langlotz, Die antiken Vasen von der Akrop. zu Athen, II, Berlino 1933, tavv. 27-28; kylix di Leida: A. E. J. Holwerda, in Jahrbuch, IV, 1890, pp. 28-30; cfr. C. Roebuck, in Hesperia, IX, 1940, pp. 150 e 159.