ACROPOLI 96, Pittore di
Ceramografo attico da considerare la stessa personalità di quello dell'Agorà 1275, chiaramente legata al Pittore di Euergides. Il Pittore di A. 96 preferisce la rappresentazione di efebi nudi danzanti con anfore o che compiono il giuoco del kòttabos semisdraiati su klìnai. I temi sono gli stessi del Pittore di Euergides, specialmente della kylix di Tubinga.
Circa 490 a. C.
Bibl: J. D. Beazley, Red-fig., p. 67. Sulle kölikes dell'Agorà: E. Vanderpool, in Hesperia, XV, 1946, tav. 30 nn. 34, 35, 36; kylix di Tubinga di Euergides: C. Watzinger, Gr. Vasen in Tübingen, Reutlingen 1924, p. 38, n. 34, tav. 19.