FALK, Adalbert
Giurista e ministro prussiano, nato il 10 agosto 1827 a Metschkau (Slesia), morto a Hamm il 7 luglio 1900. Avviato all'avvocatura, e in seguito entrato in servizio presso il Ministero della giustizia, nel 1867 fu eletto deputato; cinque anni dopo Bismarck lo chiamava a reggere il dicastero per i Culti. Così F. si trovò a dover affrontare lo spinoso regolamento dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica, e a diventare uno dei protagonisti di quella grande lotta nota sotto l'impropria qualifica di Kulturkampf (v.). Alla vivace reazione del centro cattolico, F. rispose sciogliendo la sezione cattolica del proprio dicastero e lasciandovi solo due consiglieri; in Parlamento si dichiarò fautore della libertà confessionale, ma fu patrocinatore dei diritti dello Stato contro le richieste della Chiesa. Con non minore energia sostenne poi tutti i progetti per una nuova legislazione ecclesiastica, messi innanzi dal 1873 in poi. Alla resistenza passiva contro le nuove leggi, provocata dal clero, F. oppose, e non sempre in accordo con Bismarck, che, tuttavia, gli diede mano libera, nuove leggi e nuovi provvedimenti, di cui promise la revoca per il giorno che il clero si fosse sottomesso. Si venne alla dimissione di vescovi, e persino alla prigionia di numerosi sacerdoti, con grande agitazione tra i cattolici. Assunto al pontificato Leone XIII, i negoziati intrapresi per porre fine all'incresciosa lotta fallirono, e allora F., ritenendo la sua persona di ostacolo, si dimise da ministro. Nel 1880 F. prese la parola al Parlamento per criticare la rimozione di talune sue leggi da parte del successore v. Puttkamer; poi dedicò la sua attività alla presidenza del tribunale regionale di Hamm. Fu autore di varie pubblicazioni giuridiche e di appunti autobiografici: Von meiner Familie und von mir selbst, ampliati nella biografia che di lui ha scritto E. Foerster (ed. Klotz, Gotha 1927).
Bibl.: H. R. Fischer, A. F. Preussens einstiger Kultusminister, Berlino 1901.