Ufficiale di marina italiano (Rivarolo Canavese 1898 - Roma 1972), fece parte, come osservatore, dell'equipaggio del dirigibile Italia che nel maggio 1928 si schiantò sui ghiacci del Polo Nord; sopravvissuto, fu inviato in cerca di soccorso insieme a F. Zappi con il quale fu raccolto, il 12 luglio, dal rompighiaccio sovietico Krassin; colpito da congelamento agli arti, perse la gamba destra. Lasciato il servizio attivo, nel 1941 fu promosso contrammiraglio nella riserva per meriti eccezionali.